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08 Dicembre 2023
Attualità

Elezione delegati leccesi Enpalc 2015, la Corte d’Appello di Roma dà ragione agli esclusi

Don Tonino Bello – Tricase

LECCE- La Corte d’Appello di Roma ha confermato la pronuncia di Primo Grado che aveva ribaltato il risultato delle elezioni del 2015 dei delegati leccesi dell’Ente Previdenziale dei Consulenti del Lavoro (ENPACL). Il Giudice d’Appello, accogliendo le tesi difensive del Prof. Avv. Mario Esposito e dellAvv. Carlo Ciardo, costituiti in giudizio per le professioniste Francesca Capoccia e Annarita Mastria, ha respinto l’appello proposto da ENPACL avverso la pronuncia del Tribunale Civile di Roma che aveva cambiato le sorti dei delegati leccesi in seno allAssemblea Nazionale dellEnte Previdenziale dei Consulenti del Lavoro.

La tornata elettorale si era svolta nel 2015 (per il mandato 2015-2019). Con una decisione inaspettata, il Presidente dell’Ente aveva tenuto fuori Francesca Capoccia. La decisione era stata impugnata al Giudice Civile di Roma. I due legali avevano sostenuto l’illegittimità del provvedimento di proclamazione degli eletti poiché la competizione elettorale si era svolta sulla base di un sistema elettorale basato sul voto di preferenza tributato al singolo candidato, a prescindere dalla lista nella quale era inserito, e non su un sistema basato sul voto di lista, come erroneamente statuito da ENPACL. Da ciò discendeva l’elezione di Francesca Capoccia, quale secondo candidato più suffragato della provincia di Lecce. Il Tribunale Civile di Roma aveva ribaltato il risultato elettorale proclamato dal Presidente di ENPACL e la pronuncia è stata oggi confermata dalla Corte d’Appello di Roma. “La pronuncia- dichiarano il Prof. Avv. Esposito e l’Avv. Ciardo – confermando il solido impianto motivazionale della sentenza del Giudice di Prime Cure, rappresenta un orientamento giurisprudenziale di notevole rilevanza e un punto fermo in una vicenda che ha riguardato il sistema elettorale di un rilevante Ente Nazionale che gestisce la previdenza della categoria dei Consulenti del Lavoro. Il Colleggio ha statuito che si è in presenza di un sistema elettorale maggioritario e non di un sistema c.d. per liste, essendo la presentazione di queste una mera eventualità e non un requisito imprescindibile al fine del corretto svolgimento delle elezioni. Questo assunto giuridico ha un valore di sistema, che travalica la sola vicenda in questione e può utilmente estendersi anche ad altre analoghe competizioni elettorali”. La sentenza ha inoltre condannato ENPACL al pagamento delle spese di lite.

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