
PUGLIA – Partiranno il prossimo 3 luglio i saldi estivi in Puglia, così come in altre 10 regioni. Ad annunciarlo qui è stato, nelle scorse ore, l’assessorato regionale alle Attività produttive. Non tutti ,però, sono d’accordo. La Federazione Italiana Settore Moda di Confesercenti, infatti, aveva individutao il 24 luglio come data ideale per far partire la scontistica estiva, facendo divieto di procedere con le vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti l’avvio ufficiale dei saldi. Obiettivo: allungare i tempi utili per far rimpinguare le casse, ferme per mesi.
Ma, come lamentato dalla Confesercenti Brindisi, la Regione “ha deciso di farli partire dal 3 luglio, facendo un favore alla grande distribuzione e penalizzando i negozi di vicinato che hanno una ingente quantità di merce invenduta” lamentano dall’associazione, secondo cui “passare dalla non vendita alla svendita è un danno ancora più duro per le aspettative economiche del settore”. La presidenza di Confesercenti Brindisi ha poi rincarato la dose, spiegando che “le due settimane in più richieste dalla FISMO (Federazione Italiana Settore Moda) rispetto alla data stabilita dalla Regione Puglia, consentirebbero di fare cassa e affrontare le difficoltà economiche generate dal fermo emergenza sanitaria”.
Duro anche il presidente di Confesercenti Puglia, che accusa: “La Regione prima ci convoca per decidere insieme come procedere per la ripresa ‘post Covid’ del commercio, e poi di fatto decide ‘da sola’, ignorando le ragioni che spingono le associazioni sindacali a fare proprie le istanze degli esercenti del commercio che, in questo modo, rischiano di fallire”.
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