PORTO CESAREO – Condividendo le tesi dell’avvocato Pier Luigi Portaluri, per conto di una società che gestisce un villaggio turistico a Porto Cesareo, la quinta sezione del Consiglio di Stato – pronunciandosi su un ricorso proposto da una struttura balneare attiva in quella stessa località – ha ritenuto non applicabile alla concessione rilasciata dalla Regione, la proroga di quindici anni prevista dalla Legge del 2018, con riferimento a terreni ex Ersap. In particolare, la struttura balneare ha ottenuto per molti anni una concessione rilasciata dalla Regione per l’utilizzo di un terreno ex Ersap. Il Comune di Porto Cesareo ha negato il rilascio della proroga richiesta per 15 anni, ritenendo che la Legge 2018 fosse applicabile solo alle concessioni demaniali marittime.
La struttura balneare ha dunque impugnato quest’atto comunale. E oggi, dopo il Tar Lecce, anche il Consiglio di Stato ha escluso l’applicabilità della proroga quindicennale, poiché la struttura al momento di entrata in vigore della norma di proroga – il 1° gennaio 2019 – non aveva un titolo concessorio in corso di efficacia.
La decisione del Consiglio di Stato – sottolinea il prof. Portaluri – è di particolare rilievo poiché individua un corretto punto di equilibrio tra le posizioni degli imprenditori privati, che intendono conseguire la proroga di quindici anni, e l’interesse pubblico ad una gestione ordinata del demanio marittimo.