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Melucci: “Oggi lo Stato riconosce le nostre ferite”. Emiliano: “Decisioni su ex Ilva non più rinviabili”

TARANTO – Sentenza del processo “Ambiente Svenduto”, il commento del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci: “Oggi lo Stato riconosce le nostre ferite. Ci siamo sentiti dire negli anni che i nostri studi non erano fondati. Che morivamo di più per il fumo di sigarette e perché mangiavamo più brioches. Credo che il Consiglio di Stato non possa non tenere conto delle risultanze odierne. Qui c’è stata una strage che oggi è stata ufficialmente riconosciuta. E quanto accaduto a Taranto non deve più ripetersi, né qui né altrove”.

Il commento del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “La giustizia ha finalmente fatto il suo corso accertando che i cittadini di Taranto hanno dovuto subire danni gravissimi da parte della gestione Ilva facente capo alla famiglia Riva.
I delitti commessi sono gravissimi e sono assimilabili a reati di omicidio e strage non a caso di competenza della Corte d’Assise al pari di quelli per i quali è intervenuta la pesantissima condanna.
La sentenza è un punto di non ritorno che deve essere la guida per le decisioni che il Governo deve prendere con urgenza sul destino degli impianti. Gli impianti a ciclo integrato, che hanno determinato la morte di innumerevoli persone tra le quali tanti bambini, devono essere chiusi per sempre e con grande urgenza per evitare che i reati commessi siano portati ad ulteriori conseguenze e ripetuti dagli attuali esercenti la fabbrica.

L’attività industriale attuale a ciclo integrato a caldo va immediatamente sospesa e si deve decidere il destino dell’impianto e dei lavoratori. La Regione Puglia, parte civile, ha richiesto ed ottenuto la condanna degli imputati e della società al risarcimento dei danni che saranno quantificati in separata sede ottenendo una provvisionale di 100mila euro. E pertanto ha titolo per iniziare una causa civile contro tutti coloro che hanno provocato il danno e contro coloro che eventualmente stanno continuando a cagionare danni ambientali e alla salute.

Non ci arrenderemo mai alla sottovalutazione colpevole della tragica e delittuosa vicenda ex Ilva e agiremo su tutti i fronti che le normative italiane ed europee ci concedono”.

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