Presunti abusi nel bar “Il Molo” di S. Cataldo, in nove a giudizio

SAN CATALDO – Presunti abusi in riva al mare, su un tratto di costa dove per costruire sarebbero stati necessari permessi e nullaosta che, secondo le indagini dei due pm Roberta Licci e Massimiliano Carducci, non sarebbero stati rilasciati.

Accuse dalle quali nove imputati si difenderanno nel corso del processo che si aprirà ad ottobre. La vicenda è quella del bar “Il Molo” di San Cataldo, struttura finita sotto sequestro nel 2018. Il gup Marcello Rizzo al termine dell’udienza preliminare ha rinviato a giudizio nove persone tra cui l’ex assessore del comune di Lecce Luca Pasqualini, amministratore di fatto della L.G. Srl , considerato titolare di fatto del chiosco-bar. Ci sono poi dirigenti ed ex dirigenti di Palazzo Carafa come Antonietta Greco, ex dirigente comunale del settore Urbanistico; Giancarlo Pantaleo, responsabile dell’ufficio comunale Demanio; Daniele Buscicchio, ex responsabile comunale dell’ufficio Paesaggio; Luigi Maniglio, in qualità di dirigente del settore Urbanistica; Vincenzo Gigli, all’epoca dei fatti, presidente pro tempore della commissione Paesaggio del Comune oltre agli imprenditori Caterina Delle Canne, Rossana Capoccia, Alfredo Barone. Gianfranco Cozza ha chiesto ed ottenuto una messa la messa alla prova. Le accuse, a vario titolo ed in diversa misura sono di: abuso di ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, corruzione e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, ma anche distruzione o deturpamento di bellezze naturali, lottizzazione abusiva. Le opere, secondo l’accusa, sarebbero state costruite senza i necessari permessi e nullaosta.

Il processo comincerà il 4 ottobre. Gli indagati sono difesi dagli avvocati: Luigi Rella, Giuseppe Corleto, Vittorio Vernaleone, Antonio Quinto, Francesco Galluccio Mezio.

 

 

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