LECCE -Tramandano uno dei mestieri più antichi del mondo: entrare nelle loro attività significa salire a bordo di una macchina del tempo tanto preziosa, quanto rara. Eppure per le tradizioni, per i loro lavori fatti rigorosamente a mano, per la loro arte tramandata da generazioni, nel centro storico di Lecce non sembra esserci più spazio.
La pandemia, tra chisure a singhiozzo, crisi econonomica generalizzata e blocco dei flussi turistici, ha dato agli artigiani locali il colpo di grazia. Hanno riaperto i battenti da poco e faticano a guardare al futuro con il sorriso.
C’è poi il nodo affitti: troppo alti per chi non ha di certo un’entrata mensile costante. “Ecco perchè -dicono- continuano a fiorire pub e attività di intrattenimento, in grado di sostendere i canoni con più facilità”.
All’amministrazione, alla luce di tutto questo, si chiede un cambio di visione: “essere attrattivi -dicono- significa anche valorizzare le tradizioni di un territorio, non soltanto garantire intrattenimento”.
E.Fio