LECCE – Avevano lamentato più volte di essere stati letteralmente snobbati a fronte di una disponibilità manifestata sin da subito. Adesso i medici di famiglia della provincia di Lecce iscritti alla Fimmg prendono una posizione forte: da lunedì si tirano fuori dalla campagna vaccinale e da tutti i meccanismi inerenti l’emergenza sanitaria in corso.
La federazione, a livello regionale, già dallo scorso 27 aprile ha proclamato lo stato di agitazione per protestare contro L’andamento della campagna vaccinale definito «ridicolo e irrispettoso» nei loro confronti.
La decisione durissima in provincia di Lecce è stata assunta durante una riunione straordinaria convocata nelle score ore: la misura è colma.
L’accordo stretto in sede di comitato permanente con l’Azienda Sanitaria Locale prevedeva, di fatto, tutt’altro: per ogni fornitura almeno il 40% delle dosi di vaccino anti-covid doveva essere consegnata direttamente ai medici di base. Ma così non è stato. “Ad oggi – spiegano da Fimmg Lecce – i pazienti fragili e gli ultraottantenni in attesa di somministrazione a domicilio sono 17mila in tutta la provincia”.
Tempo fino a lunedì perchè Asl e Regione dimostrino, nei fatti, un cambio di rotta. Viceversa, a partire dalla prossima settimana, la campagna vaccinale a Lecce e provincia perderebbe circa 300 medici di base Fimmg.
E.Fio