LECCE- È stata approvata in consiglio comunale la delibera sul progetto di valorizzazione e fruizione di Palazzo Scarciglia (ex Abbazia) in via Libertini, per la quale l’Arcidiocesi di Lecce, proprietaria dell’immobile, aveva chiesto il cambio di destinazione d’uso.
Il progetto – che figura fra gli interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale appartenente ad enti ecclesiastici finanziati dalla Regione nel “POR PUGLIA 2014-2020” – prevede la realizzazione nello storico edificio, che si articola su tre piani ed è interamente costruito in pietra leccese, di un centro visite multimediale per la promozione turistica e territoriale. Il piano terra ospiterà la reception e la sala “Salento Experience” utilizzata per le proiezioni multimediali dedicate ai beni ecclesiastici (cattedrali, chiese, ecc.), storici e paesaggistici della città. Da qui si accede alla corte interna dove è presente la chiesa di Santa Elisabetta che sarà utilizzata per mostre e incontri culturali pubblici. Sempre al piano terra sorgeranno un piccolo bar, una sala lettura e relax, vari disimpegni e servizi igienici. Fra piano terra e primo piano, infine, saranno allestiti i laboratori di digital storytelling per i bambini in età scolare, una biblioteca multimediale destinata alla cittadinanza e spazi di co-working. A firmare il progetto sono gli architetti Maria Elena Di Giorgio, Antonio Garzia, Grazia M. Loiacono, Lorena Sambati e l’ingegnere Tommaso Farenga.
Nella delibera, si attesta l’interesse pubblico dell’intervento, che recupererà un immobile di pregio su una delle vie principali del centro storico e si concede la deroga per il cambiamento di destinazione d’uso da residenziale a centro multimediale e per la modifica del portale d’ingresso sul prospetto esterno al piano terra di Palazzo Scarciglia. Oltre al contributo di costruzione e agli oneri di urbanizzazione, la Curia verserà al Comune un contributo straordinario di circa 28mila euro che sarà utilizzato per interventi di arredo urbano nel centro storico e, prima della fine dei lavori, firmerà con l’Amministrazione una convenzione per la futura condivisione del progetto di gestione del centro visite, degli spazi laboratoriali e co-working e dei contenuti delle esposizioni multimediali per favorire la messa in rete del patrimonio culturale cittadino, la cooperazione tra istituzioni religiose e civili e l’ottimizzazione dei servizi turistici.