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Molo di Adriano, Piccarreta: lavoro comune per tutela e fruizione

SAN CATALDO – Il Molo di Adriano a San Cataldo va salvato dall’incuria e dalle mareggiate. C’è già un progetto finanziato, ma non basta. “Ben venga – dice la segretaria regionale del Ministero della Cultura per la Puglia – un lavoro comune per salvarlo, ma anche per valorizzarlo”.

Mareggiate , erosione costiera, incuria e atti di vandalismo, mettono in pericolo uno dei più importanti siti archeologici del Salento. I resti di epoca romana sono ben visibili in 50 metri di mura ed hanno necessità di essere protetti anche dalle forti mareggiate. Dallo scorso novembre è stata avviata la realizzazione di una barriera sommersa di massi, sotto la guida della Soprintendenza di Brindisi e Lecce. “Lavori che- dice l’ex Soprintendente di Lecce Maria Piccarreta, ora segretario regionale del Ministero della Cultura per la Puglia- sono stati finanziati con 125mila euro e che siamo riusciti a recuperare proprio per l’urgenza dell’intervento”.

Domani mattina del Molo di Adriano si discuterà in Commissione Cultura, dopo la richiesta di audizione del consigliere regionale de La Puglia Domani Paolo Pagliaro. Attorno allo stesso tavolo ci saranno Regione, Comune di Lecce, Ministero della cultura, Soprintendenza, Provveditorato alle opere pubbliche e associazioni locali per fare il punto sullo stato di realizzazione degli interventi, ma soprattutto per mettere la prima pietra di un cammino di recupero complessivo del Molo. Perché oltre ad essere tutelato il sito va anche valorizzato e reso fruibile.

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