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Il Cittadella sbanca il Via del Mare, il Lecce spreca una grande occasione

LECCE – Il Lecce di Corini inciampa su se stesso spinto da un Cittadella onesto che parte in sordina, poi cresce, mette in difficoltà i giallorossi, e vince la gara in modo convincente confermandosi bestia nera per i salentini e sbanca il Via del Mare.

A passare in vantaggio sono proprio gli ospiti dopo 8 minuti con D’Urso, pareggia Coda al 27° e nel secondo tempo arriva la doccia fredda per i salentini: al 48° raddoppia Rosafio e nel primo dei cinque minuti di recupero Proia spegne la luce dello stadio leccese.

Ultrà al Via del Mare

Una grande occasione persa per i giallorossi che non sfruttano la vittoria del Monza per 1 a 3 contro la Salernitana per allungare, ma rimangono al secondo posto con un punto in più rispetto ai campani e martedì andranno a Monza per giocare una vera e propria finale, visto che i brianzoli hanno adesso 58 punti.  Il rammarico è immenso ma non c’è tempo per rimuginare sul latte versato, bisogna guardare avanti: ci sono tre gare e poi si vedrà.

Il Lecce è ancora artefice del proprio destino a tre giornate dal termine, la lotta sarà durissima ma ancora si può sognare, questa è la nota positiva. 

Le emozioni in questo strano pomeriggio arrivano tutte prima delle gara:

Prima con gli ultrà che riscaldano l’ambiente e caricano la squadra, sotto allo stadio.

Poi prima del fischio d’inizio c’è stato il ricordo in memoria di Massimo Greco scomparso due settimane fa, dopo aver lottato contro un male incurabile, e di Lorenzo Peluso partito per il suo ultimo viaggio il 25 aprile, a causa di un danno neurologico irreversibile. La sua storia ha commesso il Salento, i suoi genitori nonostante il dolore, con coraggio e generosità e una immensa umanità hanno donato i suoi organi, cuore e fegato, salvando due vite. Toccante il messaggio del club giallorosso: “ Il vostro coraggio e il vostro amore per la maglia giallorossa sono motivo di orgoglio! Sarete per sempre con noi e dal cielo siamo sicuri continuerete a sostenere i nostri colori! Non vi dimenticheremo mai!”. Due striscioni con la loro foto sono stati esposti in tribuna est e nell’assordante silenzio di uno stadio vuoto dove a gridare per qualche minuto è stato il dolce e malinconico ricordo dei due sfortunati tifosi.

PRIMO TEMPO – Eugenio Corini sceglie Gabriel in porta, Maggio e Gallo sulle fasce con Lucioni e Meccariello centrali, in cabina di regia Hjulmand con Bjorkengreen e Majer ai lati, sulla trequarti Henderson alle spalle di Coda e Rodriguez.

Roberto Venturato del Cittadella ritrova Donnarumma, dopo la squalifica, e Baldini che ha recuperato ma deve fare a meno degli infortunati Benedetti, Cassandro, Tsadjout, e Tavernelli e si schiera con una sola punta, Beretta e quindi con il 4-3-2-1 manda in campo Kastrati; Frare, Camigliano, Adorni, Vita; Proia, Iori, Branca; Rosafio, D’Urso; Beretta

Arbitra il sig. Marco Serra di Torino.

Il Lecce parte accelerando forte e chiude il Cittadella nella propria metà campo.

Al 3° minuto gran tiro di collo esterno destro di Meccariello da fuori area si spegne a un metro dalla porta difesa da Kastrati.

Al 5° Maggio per Henderson che entra in area dall’esterno destro e calcia, Kastrati si salva con fortuna.

Al 9° Bjorkengren cerca il corridoio per Rodriguez ma Adorni tocca ed evita problemi a Kastrati che abbraccia la sfera e libera l’area.

Al 10° primo tiro del Cittadella: dai 25 minuti ci prova Iori ma Lucioni tocca in angolo. Calcia Branca ed allontana Gallo.

Il Lecce riparte, palla a Coda, che cerca un improvvisato tiro dai 25 metri ma non trova lo specchio della porta.

Al 13° D’Urso ferma Henderson e giallo per lui.

Al 14° parte Majer e dal fondo la mette in mezzo, Coda impatta di testa ma è impreciso.

Col passare dei minuti i veneti crescono, trovano coraggio, ed escono bene.

Al 17° Cittadella pericoloso con l’ex Lecce Beretta che prova a pungere ma trova Gabriel pronto.

E al 18° passa in vantaggio la squadra di Venturato con un tiro di D’Urso che si scheggia su Hjulmand e si insacca alle spalle di Gabriel.

Al 20° giallo per Iori per un fallo su Majer. La punizione la batte Henderson ma Kastrati para.

Al 26° Bjorkengreen ci prova da fuori area, palla su Vita e poi in corner, lo batte Henderson, sugli sviluppi nulla di fatto.

Coda, Rodriguez dopo il gol del pareggio (foto P.Pinto)

Al 27° arriva il pareggio del Lecce: Henderson serve Coda e l’Hispanico, stoppa, mira, calcia e regala la 22esima perla ed 1 a 1.

Al 29° giallo per Majer, era diffidato, salterà la prossima.

Al 30° salentini pericolosi: buon controllo di Coda e palla a Rodriguez che arriva a rimorchio e da buona posizione calcia alto sopra la traversa.

Al 38° Maggio serve Rodriguez che colpisce di testa, Kastrati si salva in angolo.

Al 44° Coda serve con un grande cross Maggio che calcia in porta ma trova Kastrati che si salva con la mano destra.

Al 45° gol annullato al Lecce: Lucioni insacca sul filo ma per l’arbitro è irregolare.

Termina così la prima frazione 1 a 1.

SECONDO TEMPO – Inizia male per il Lecce, al 48° gioiello dell’ex Rosafio che a giro castiga Gabriel, gran gol. Il ragazzo salentino, cresciuto nel Lecce, chiede scusa e non esulta. Il suo però è un gol spettacolare.

Al 50° Lecce pericoloso con Rodriguez, che servito da Coda con una magia, non riesce a metterla dentro.

Al 52° ammonito Camigliano per un fallo su Rodriguez, era diffidato.

Ancora pericoloso il Lecce al 54° con Meccariello che di sinistro incrocia ma la palla termina fuori.

Al 57° palo del Lecce con Majer, la palla sembra avvelenata e la porta stregata.

Triplo cambio per i veneti al 58° fuori Beretta, D’Urso e Vita, dentro Ogunseye, Ghiringhelli, Pavan.

Al 61° Ghiringhelli si coordina bene e calcia ma Gabriel dice di no, palla in corner. Lo batte Rosafio esce Gabriel.

Al 65° doppio cambio per Corini: fuori Majer e Rodriguez dentro Mancosu e Pettinari.

Al 70° cambio per Venturato: fuori Camigliano dentro Donnarumma. E al 72° fuori Rosafio dentro Baldini.

Al 74° tre cambi per il Lecce: dentro Stepinski, Tachtisidis, Paganini, fuori Henderson, Hjulmand, Coda.

Al 77° è proprio Stepinski a provare il tiro a giro da fuori con la palla che termina fuori.

Al minuto 87° Mancosu la mette in mezzo, spizza Stepinski ma senza fortuna.

La lavagnetta segnala 5 minuti di recupero e nel primo arriva il tris del Cittadella: Proia con un gran colpo, di prima, collo esterno e per Gabriel non c’è nulla da fare.

Cala il sipario su un pomeriggio da dimenticare per il Lecce.

IL TABELLINO

LECCE-CITTADELLA 1-3

LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Maggio, Lucioni, Meccariello, Gallo; Bjorkengreen, Hjulmand (74° Tachtsidis), Majer (65° Mancosu); Henderson (74° Paganini); Rodriguez (65° Pettinari), Coda (74° Stepinski). A disposizione: Bleve, Vigorito, Pisacane, Yalçin, Nikolov, Dermaku, Zuta. Allenatore: E. Corini

CITTADELLA (4-3-21): Kastrati; Frare, Camigliano (70° Donnarumma), Adorni, Vita (58° Pavan); Proia, Iori, Branca; Rosafio (72°Baldini), D’Urso (58° Ghiringhelli); Beretta (58°Ogunseye) . A disposizione: Maniero, Perticone, Gargiulo, Mastrantonio. Allenatore: R. Venturato

ARBITRO: sig. Marco Serra di Torino

ASSISTENTI: sig. Gianluca Sechi di Sassari e sig. Daisuke Emanuele Yoshikawa, IV Uomo sig. Valerio Marini di Roma 1.

MARCATORI: 18° D’Urso (C ), 27° Coda (L), 48° Rosafio (C ), 90° +1 Proia (C)

AMMONITI: 13° D’Urso (C ), 20° Iori (C ), 29° Majer (L), 52° Camigliano (C ), 90°+3 Pavan (C)

M.Cassone

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