SALENTO – Se da lunedì prossimo la Puglia dovesse tornare a tingersi di giallo, tutti gli stabilimenti balneari sarebbero già pronti a ripartire. Tutti, inclusi quelli che non hanno il permesso a restare in piedi tutto l’anno (e rappresentano il 20% circa del totale), ma che – lo ha chiarito la Soprintendenza nei giorni scorsi – possono essere ricostruiti nei 15 giorni precedenti al primo maggio, primo giorno di validità del permesso edilizio a costruire, rinnovato ogni anno a partire da questa data.
Quello che manca, adesso, è soltanto la nuova ordinanza regionale balneare che, come sempre, disciplina gli aspetti amministrativi e della sicurezza degli stabilimenti e, in pandemia, detta anche gli obblighi inerenti le misure anti-contagio da adottare: distanziamento interpersonale, uso dei dispositivi di sicurezza nell’area bar, metri di distanza da assicurare tra un ombrellone e l’altro. Fino a quando non sarà adottata una nuova ordinanza balneare da parte della Regione, resta in vigore la precedente, risalente a maggio dello scorso anno. Il problema sorgerebbe laddove la nuova ordinanza dovesse stabilire però nuove regole, che comporterebbero ulteriori modifiche ad esempio e, dunque, ulteriori lavori.
La bozza, intanto, è già nelle mani di titolari e gestori di lidi che, questo giovedì, avranno un confronto con la Regione, intenzionata ad oggi a far partire la stagione dal 25 maggio prossimo.
“Chiederemo di accelerare i tempi – anticipa Giuseppe Mancarella, presidente di Cna Balneatori – siamo già pronti da subito a ripartire ,adottando tutti gli accorgimenti del caso. Abbiamo già ricevuto le prime chiamate per prenotazioni, contattato tutti i fornitori e avviato già le prime assunzioni. Siamo fiduciosi che la Regione ci ascolti, la bella stagione è già iniziata e abbiamo bisogno di sfruttarla in tutto e per tutto”.
A fargli eco è Alfredo Portaccio, presidente reggente di Sib ConfCommercio Lecce: “La Regione ci ha rassicurato sulla possibilità di anticipare quella prima data prevista, sempre zona permettendo. Siamo già oberati di prenotazioni e vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno”.
Mauro della Valle, presidente della Federazione Imprese Demaniali, coglie l’occasione per rivolgere una appello alla politica tutta: “una volta per tutte le istituzioni devono assumersi la responsabilità di pensare ad una riforma organica definitiva per il settore balneare – dice – serve programmazione e servono regole chiare. Soltanto così si potrà parlare realmente di ripartenza”.
E.F.