Attualità

Scuola, nelle superiori in classe il 20%. L’ira dei presidi: rivedere l’ordinanza

PUGLIA-La percentuale di studenti che tornerà in classe domani nelle scuole superiori della provincia di Lecce è molto bassa: circa il 20%. Questo il dato raccolto sulla base delle adesioni pervenute on-line negli istituti di secondo grado. Le classi, come nel periodo precedente alla zona rossa in Puglia, saranno quindi pressoché vuote. Molti gli studenti che continueranno la didattica a distanza in questo ultimo mese di lezioni.

Il presidente regionale dell’Anp Puglia, l’Associazione Nazionale dei Presidi, Roberto Romito, come annunciato ai nostri microfoni, ribadisce, a nome dei dirigenti scolastici, la netta contrarietà all’ultima ordinanza di Emiliano che ha prorogato la Did a scelta sino alla fine dell’anno scolastico. “E’ in netto contrasto- scrive in una nota ufficiale- con il decreto- legge governativo che tende ad aumentare fino al 100% la frequenza scolastica. La Puglia invece si muove in senso contrario. Sembra scommettere sulla permanenza, quando non nel peggioramento, degli attuali livelli di contagio, confermando la ormai consueta visione del presidente della Regione circa la “pericolosità” intrinseca delle attività scolastiche. Mentre per altri settori, di maggiore rilevanza economica (ristorazione, turismo, mobilità), sembra prevalere una visione di apertura, La scuola si trova nel mezzo, schiacciata fra contrastanti prese di posizione politiche non prive di demagogia, frutto di colpe non sue ma attribuibili invece all’incapacità di affrontare efficacemente l’emergenza Covid e le sue criticità nel campo dei trasporti, della sanità e dell’edilizia scolastica, di competenza di regioni ed enti locali.  L’ordinanza di Emiliano- continua Romito- si pone come rimedio “fai da te”. In Puglia si è arrivati a sperare che a scuola non si torni, anche se si potrebbe e, soprattutto, si dovrebbe, in particolare per le scuole del primo ciclo. Assecondare questa tendenza rinunciataria porterà inevitabilmente a far prevalere l’idea che la scuola non sia poi così importante.Torniamo dunque a chiedere, a nome di una categoria -quella dei dirigenti delle scuole -che ha profuso il massimo impegno per garantire il servizio scolastico pur in mezzo a tutte le difficoltà degli ultimi due anni scolastici, che si possano riaprire presto e in sicurezza le scuole senza ricorrere più alla distorsione della Dad “a scelta”. Le soluzioni ci sono: screening periodici (tamponi rapidi o altro) sugli alunni e sul personale, l’ attivazione dei team di operatori scolastici sanitari(i Toss) che ancora non si sono visti nelle scuole; interventi di edilizia scolastica e reperimento di spazi aggiuntivi. E’da maggio scorso, un anno ormai, che se ne parla, ma pochissimo si è visto”.

Articoli correlati

Estate 2020: da Brindisi si vola alla volta di Kiev e Mosca

Redazione

Distacco acqua: gli inquilini scrivono ad Alfano

Redazione

Nuovo regolamento comunale antievasione, commercianti in rivolta a Brindisi

Redazione

Green pass e intoppi dopo la guarigione dal covid: la denuncia

Redazione

Bpp, dono al Fazzi: due speciali incubatrici attrezzate per le terapie anti-Covid 19

Redazione

Call center: ancora incertezze su futuro e stipendi

Redazione