AttualitĂ 

Salvare i centri diurni: l’urlo di rabbia di famiglie e operatori

LECCE – Incongruenza tra fabbisogno previsto e reale, ritardi nelle procedure di accreditamento e di contrattualizzazione, applicazione delle nuove tariffe, trasporto, sblocco dei fondi. Nella sede di Lecce della Regione Puglia, l’incontro del coordinamento dei centri diurni anziani e disabili con gli assessori regionali della provinzia di Lecce, il presidente della Provincia, i Presidenti degli ambiti di Zona: all’esterno la protesta di famiglie e operatori.

Il grido di rabbia è sulla situazione attuale dei centri diurni, “che rischiano di chiudere”.

Succede perchĂ©, come ben spiegato dal presidente di Legacoop Puglia Carmelo Rollo, “I centri diurni hanno subito un cambio di regolamentazione. Da strutture socio assistenziali sono diventate strutture sanitarie. Nel regime transitorio che si è creato, i centri delle province di Brindisi e Lecce  non sono stati convocati per firmare le cosiddette pre-intese con le quali di fatto si sarebbe dato inizio ad una nuova contrattualizzazione, ma sono stati lasciati in questo limbo amministrativo che li sta portando al collasso”.

La legge regionale dell’agosto 2020 che, di fatto, disponeva l’accreditamento dei posti letto che erano effettivamente disponibili in quelle strutture, non è ancora applicata. La Regione, dunque, non applica la sua stessa legge e lascia al collasso economico e gestionale le strutture.

«I fabbisogni evidenziati dalla regione sulla carta non sono quelli reali, c’è un gap di un terzo rispetto a quello che noi vediamo e trattiamo sui territori» ha detto Cesare Caracuta, che rappresenta il coordinamento dei venti centri diurni della provincia di Lecce.

«La confusione creata dalla Regione non permette una tutela sanitaria per il soggetto disabile, di recupero, di mantenimento funzionale e di continuitĂ , con una grave violazione all’art. 30 dei Livelli Essenziali di Assistenza”.

Al fianco di chi protesta, i consiglieri regionali di opposizione Antonio Gabellone, Fratelli d’Italia, e Paolo Pagliaro, La Puglia domani e presidente del Movimento Regione Salento, che ha giĂ  presentato una nuova mozione che impegna la Giunta “ad applicare finalmente quanto previsto dai Regolamenti 4/2019 e 5/2019 e dell’art.18 della legge regionale 26/2010, per scongiurare la chiusura dei centri diurni per anziani e disabili della provincia di Lecce e la sospensione di un servizio così importante per i cittadini dei territori interessati”.

Caracuta, dopo l’incontro, lancia una sorta di ultimatum alla Regione o saranno sospese le attivitĂ  dei centri.

 

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