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Assembrati per fare il vaccino, polemiche per l’improvvisazione

LECCE- Decine e decine i post sui social che documentano la situazione paradossale che si è creata lunedì pomeriggio all’esterno della caserma Zappalà di Lecce: centinaia di persone assembrate per vaccinarsi. È accaduto questo: a Pasqua e a Pasquetta, per iniziativa della Regione Puglia, è stata programmata una sessione straordinaria di vaccinazione anti covid, riservata a caregiver, genitori, tutori, affidatari, familiari conviventi di bambini e minori di 16 anni con disabilità grave ai sensi della legge 104. Il centro vaccinale scelto nella città di Lecce per questo servizio è stata la caserma Zappalà, hub vaccinale inaugurato il sabato precedente.

Nel pomeriggio, però, ha iniziato a circolare, alla velocità della luce, un messaggio Whatsapp con una sorta di intestazione in grassetto: Dalla Caserma Zappalà di Lecce, in cui c’era scritto che l’affluenza al centro era bassa e che si rischiava di non poter utilizzare le fiale disponibili, di avvisare chi fosse interessato, perché sarebbe bastato presentarsi comunicando di avere il requisito per essere vaccinati, ovvero essere familiari di persone beneficiario e della legge 104.

Un fake. O meglio: dalla caserma non sarebbe partita alcuna comunicazione, così come non sarebbe partita dalla Asl. Di fatto, però, si è poi rivelata vero il fatto che l’affluenza fosse bassa e che si stessero vaccinando anche i caregiver di persone maggiori di 16 anni, quindi anche di adulti, con disabilità grave.

Da lì a poco, il caos e le scene che stiamo vedendo. Gente assembrata, per ore sotto il sole, in una coda lunghissima.
Abbiamo svuotato la mensa, prendendo tutte le bottiglie d’acqua che avevamo, per distribuirle alla gente in fila e abbiamo dato una mano per l’ordine pubblico –dicono dalla caserma– ma l’organizzazione della vaccinazione è esclusivo appannaggio della Asl.

La Asl, dal canto suo, dice che non c’è stata alcuna comunicazione ufficiale, ma che per puro spirito di sensibilità, flessibilità e, non da ultimo, per mantenere l’ordine pubblico, non si è negato il vaccino a familiari e caregiver di adulti disabili. Il passaparola avrebbe fatto il resto. E, oltre alla gente comune, si sono indignati anche i politici che puntano il dito contro Asl e Regione. “Quello che è accaduto davanti alla caserma Zappalà a Lecce è davvero folle si è prima invitata la popolazione a riversarsi al centro vaccinale e poi, non sapendo come gestire l’enorme flusso si è arrivati a sostenere che l’invito era una fake news –dice Raffaele Fitto, europarlamentare di Fratelli d’Italia– Qui non si tratta di polemica politica ma di totale incapacità, restare zitti sarebbe essere complici, per questo insieme all’on. Marcello Gemmato e ai consiglieri regionali di Fratelli d’Italia chiediamo, da tempo, il commissariamento della gestione covid in Puglia”.

“Abbiamo assistito a scene che mai si sarebbero dovute permettere in un periodo di pandemia in cui si raccomanda il distanziamento sociale ed il virus corre velocemente, intasando le terapie intensive –incalza consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani, presidente del Movimento Regione Salento– . Si è deciso di vaccinare, ancora non si comprende come, anche i caregiver di persone non solo minorenni che godono della 104. Il problema serio è che la notizia, invece di essere veicolata sui canali ufficiali, programmando in maniera controllata le vaccinazioni, ha circolato sui social, via sms, via WhatsApp e in pochi minuti è diventata virale, provocando un assembramento dinanzi alla caserma. Chi è riuscito, ha avuto la sua dose di vaccino in un viaggio della speranza che non merita ulteriori commenti ma solo le scuse e risposte chiare da parte di Lopalco, che non può più trattare questi argomenti con sufficienza. I risultati sono sotto gli occhi di tutta e la Regione Puglia si dimostra ancora una volta impreparata di fronte alla gestione dell’emergenza sanitaria. Attendiamo chiarimenti dall’assessore e dal presidente Emiliano”.

Intervengono anche la parlamentare leccese di Forza Italia, Veronica Giannone, e il consigliere regionale di Forza Italia Paride Mazzotta: “Lunghissime code, sotto il sole, con la gente ammassata: le immagini del centro vaccinale di Lecce della caserma Zappala’ parlano da sole.  Ci domandiamo se sia un’organizzazione ammissibile, vista la totale assenza di misure di sicurezza per prevenire il contagio del Covid (proprio mentre ci si appresta ad essere vaccinati!) e se sia dignitoso far attendere ore e ore i cittadini per strada. Non è decoroso e noi chiediamo alla dirigenza di cambiare rotta immediatamente e istituire un’organizzazione degna di questo nome negli hub vaccinali”.

 

 

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