GALLIPOLI – In forse il rientro di medici ed infermieri per la possibile riapertura del reparto di rianimazione dell’ospedale di Gallipoli
Lopalco lo aveva promesso, la data dovrebbe esser il primo aprile (seppur il giorno potrebbe non aiutare) ma ancora non sarebbe certa la riapertura, all’ospedale di Gallipoli, del reparto di Rianimazione. Dopo la decisione del presidente Emiliano, per la improvvisa chiusura, e le relative contrarietà del Salento, la Regione avrebbe pensato di far marcia indietro ma nulla è assicurato in quanto non sarebbe certo il rientro in servizio dei 3 medici e dei 5 infermieri del reparto stesso.
Da più parti si contesta anche la contemporanea presenza, secondo il consigliere di opposizione del Comune di Gallipoli Flavio Fasano, di due medici anestesisti all’ospedale a Campi e due medici anestesisti all’ospedale di Nardò pur se in entrambi questi ospedali non ci sia il reparto di Rianimazione. Come dire: esiste un’emergenza covid, si parla di organizzazione e queste sono le incongruenze cosi come i sei medici anestesisti dell’ospedale di Copertino ed i dieci medici anestesisti dell’ospedale di Casarano, permangono lì e non si è pensato di spostarli nel nosocomio di Lecce.
Per l’avvocato Flavio Fasano sono solo Scellerate “decisioni” quelle che hanno imposto solo a Gallipoli di chiudere Rianimazione e, con essa, anche l’unica camera iperbarica di tre province!
Per quanto riguarda la vicenda della cittadina ionica, conclude Fasano, “vi è una palese quanto incontestabile “sudditanza” al potere regionale manifestatata dal sindaco proprio nel campo sanitario, e ciò è già emerso dalla supina accettazione avuta nella chiusura di pneumologia avvenuta otto mesi fa!”.