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Spettacolo e gol: il Lecce vince a Venezia 3 a 2. Nell’aria profumo di A

VENEZIA – Grinta e spettacolo, anche errori ma tanti gol: Venezia – Lecce, gara bellissima, termina 2 a 3 con i salentini che mostrano i muscoli, saltano i lagunari in classifica, e iniziano a sentire il profumo del sogno, quel sogno che fino a poche settimane fa sembrava molto lontano: la serie A diretta adesso è ad un passo.

Mattatore dell’incontro Massimo Coda che, seppur sofferente per un dolore al polpaccio, sigla una doppietta e va a quota 18 gol allungando ancora nella classifica dei marcatori.

La sblocca Pettinari dopo 11 minuti ma Lucioni, molto sfortunato, la spinge nella sua porta proprio allo scadere del primo tempo. Nella seconda frazione Coda raddoppia al 51° ma il Venezia riacciuffa la gara con Maleh al 57° poi però ci pensa ancora Coda su calcio di rigore al 71° a mettere la freccia.

Il Lecce vola a 49 punti lasciando il Venezia a 46 e inizia a spingere sulla porta per entrare direttamente in serie A.

Le due squadre hanno dato vita ad una grande partita, ben giocata da entrambe.

Può calare il sipario sulla 29^ giornata del campionato di serie B per salentini e lagunari.

Il Lecce si sposta a Roma in ritiro e sabato sfiderà fuori casa il Frosinone, il Venezia invece farà visita al Monza.

Il torneo entra nel vivo e la squadra di Corini si candida prepotentemente per un posto al sole.

PRIMO TEMPO – Paolo Zanetti sceglie di mandare in campo con il 4-3-3, Pomini; Mazzocchi, Svoboda, Ceccaroni, Ricci; Fiordilino, Taugourdeau, Maleh; Esposito, Forte, Di Mariano.

Eugenio Corini risponde con il solito 4-3-1-2 e sceglie Gabriel; Maggio, Lucioni, Pisacane, Gallo; Majer, Hjulmand, Bjorkengren; Mancosu; Coda, Pettinari.

Arbitra Giovanni Ayroldi di Molfetta.

La gara inizia su ritmi altissimi, si fa a sportellate a centrocampo e si cercano le corsie esterne. Zanetti e Corini chiedono a gran voce la stessa cosa e cioè di pressare in modo asfissiante.

Al minuto 9 Gabriel scortato da Lucioni esce al limite per far sua una sfera che altrimenti tra i piedi di Forte sarebbe diventata esplosiva.

Dopo pochi secondi Pettinari sull’esterno conquista un corner. Batte Mancosu ma Esposito libera.

All’11° si sblocca la partita: Pettinari, sfrutta un errore di Ceccaroni, su un cross di Gallo, la mette giù e la calcia in porta. Uno a zero per il Lecce.

La gara è bella, le squadre sono ben messe in campo, coprono ogni spazio, è un botta e risposta in cui le fasi difensive riescono ad avere la meglio, da una parte e dall’altra.

Al 31° bella azione dei padroni di casa: Esposito trova il corridoio giusto per Forte ma Lucioni libera in corner; sugli sviluppi libera Coda.

Al 32° Forte getta la spugna, si fa male da solo, al suo posto al 33° entra Bocalon.

Al 36° occasione Venezia: Di Mariano entra in area e in diagonale impegna Gabriel che sventa con la mano aperta.

I padroni di casa prendono il sopravvento ma sono sterili perché il Lecce si difende bene e aspetta il momento opportuno per dare il via al contropiede.

Al 39° Gallo per Pettinari ma Svoboda lo mura in corner. Sugli sviluppi liberano i lagunari.

Al 40° giallo per Majer per un fallo su Di Mariano.

La lavagnetta luminosa segnala un minuto di recupero e proprio nell’ultimo giro di orologio Taugourdeau batte un corner, la sfera carambola su Lucioni che sigla il più sfortunato degli autogol.

Il primo tempo termina 1 a 1.

SECONDO TEMPO – Si rientra con gli stessi effettivi con cui si è chiusa la prima frazione.

Al 48° miracolo di Gabriel che la toglie letteralmente dalla porta: Di Mariano crossa, Lucioni la tocca sfortunatamente per Bocalon che da due passi prova a spingerle dentro ma il portiere brasiliano si salva.

Gol sbagliato, gol subito.

Al 51° arriva il raddoppio salentino: Majer gioca un buon pallone e lo mette in area ed ecco Coda che prende l’ascensore e lo incorna spingendolo alle spalle di Pomini. Uno a due.

Al 53° Lecce vicino al tris: Coda in area potrebbe calciare ma rientra, scansa gli avversari e serve Pettinari che in diagonale calcia fuori.

Al 54° giallo per Lucioni per un fallo su Esposito.

Al 55° Bocalon si lancia da solo ma Gabriel esce e calcia in tribuna.

Al 57° arriva il pareggio dei lagunari: Bocalon si fa anticipare ma la sfera carambola nella zona di Maleh che al volo batte Gabriel. Due e due.

Al 60° giallo per Di Mariano, per un fallo su Hjulmand.

Al 61° Coda prova il pallonetto e Pomini schiaffeggia la sfera in angolo.

Al 66° primo cambio nel Lecce: fuori Mancosu dentro Henderson. Fascia di capitano a Lucioni.

Al 69° Lecce vicino al gol: triangolo Maggio – Pettinari, con l’esterno che la mette in mezzo ma Svoboda chiude in corner; sugli sviluppi, batte Henderson, palla a Pisacane, Mazzocchi lo mette giù, calcio di rigore.

Batte l’Hispanico e la mette nell’angolino. Tre a due ed ennesima doppietta; Massimo Coda ormai “spara con la “doppietta” e vola sempre più

al 74° doppio cambio per il Venezia: Fiorlino e Mazzocchi fuori, dentro Ferrarini e Johnsen.

I padroni di casa però non si arrendono e si riversano in avanti, la partita è veramente bella.

Al 78° Lecce vicino al poker ma Henderson non arriva per un centimetro sulla palla.

Al minuto 80 cambio per Corini: esce Coda, il bomber, ed entra Rodriguez e nemmeno il tempo di entrare ed il giovane spagnolo guadagna un giallo e subito dopo anche per il suo allenatore Corini per proteste.

I lagunari provano a chiudere in avanti ma il Lecce alza le barricate ed i minuti passano.

Al minuto 86 entra Crnigoj al posto di Ricci, Zanetti le prova tutte.

All’89° giallo per Gallo.

Al 90° dentro Dermaku fuori Bjorkengren, Corini rinforza la difesa per gli ultimi minuti di fuoco.

La lavagnetta segnala 4 minuti di recupero.

Gabriel lucida i guanti e anticipa sempre tutti.

Saltano tutti gli schemi, lagunari in avanti come se non esistesse un domani.

Il tempo scivola via lentamente e nell’ultimo minuto giallo per Hjulmad, era diffidato.

E non c’è più tempo per giocare.

Tre punti d’oro e sorpasso sul Venezia.

IL TABELLINO

VENEZIA – LECCE 2-3

VENEZIA (4-3-3): Pomini ©; Mazzocchi (74° Johnsen), Svoboda, Ceccaroni, Ricci (86°Crnigoj); Fiordilino (74° Ferrarini), Taugourdeau, Maleh; Esposito, Forte (32° Bocalon), Di Mariano. A disposizione: Maenpaa, , Molinaro, Cremonesi, Aramu, Modolo, Felicioli, Rossi, Bjarkason. All. P. Zanetti.

LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Maggio, Lucioni, Pisacane, Gallo; Majer, Hjulmand, Bjorkengren (90° Dermaku); Mancosu © (66° Henderson); Coda (80° Rodriguez), Pettinari. A disposizione: Bleve, Vigorito, Yalçin, Stepinski, Nikolov, Zuta, Maselli, Felici, Tachtsidis. All. E. Corini.

ARBITRO: sig. Giovanni Ayroldi di Molfetta

ASSISTENTI: sig. Domenico Palermo di Bari e sig. Giuseppe Perrotti di Campobasso;IV uomo designato sig. Simone Sozza di Seregno.

MARCATORI: 11° Pettinari (Le), 45°+1 autogol Lucioni (L), 51° – 71° su rig. Coda (L), 57° Maleh (L)

AMMONITI: 40° Majer (L), 54° Lucioni (L), 60° Di Mariano (V), 81° Rodriguez (L), 81° Corini allenatore (L), 89° Gallo (L), 90° + 5 Hjulmand (L)

M.Cassone

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