Una cura sperimentale per il linfoma: Gabriella chiede una mano per andare a Bologna

LECCE – A ottobre scorso, il video di Gabriella che cantava in corsia fece il giro del web, con il suo invito in musica a non mollare, rivolto a chi come lei era ricoverato. Ora chiede un sostegno a quanti possano aiutarla.

A dicembre 2019, le fu diagnosticato un Linfoma Non Hodgkin, che si è da subito dimostrato refrattario alle terapie, “quindi -dice- dopo vari tentativi e chemioterapie diverse il Linfoma è ancora li”.
I medici hanno optato per una terapia sperimentale, chiamata CAR-T, che potrebbe salvarle la vita. Gabriella ha aperto una raccolta fondi, tramite Go fund me- perché per sottoporsi a questa cura deve necessariamente recarsi a Bologna.

“Ho deciso di aprire questa raccolta fondi perché io vivo a Lecce insieme a mia moglie Miriam -spiega- e abbiamo bisogno di aiuto economico per i viaggi che dovremo affrontare e per le spese di un appoggio a Bologna nel caso in cui le associazioni non avranno la disponibilità di una stanza e quindi non potranno aiutarci.
Tutto ciò che mi rimarrà delle vostre donazioni e che non utilizzerò per i viaggi o la casa -tiene a sottolineare- sará a fine percorso devoluto tutto in beneficenza all’associazione AIL”.

 

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