LECCE-Un professionista, un collega e un amico difficile da sostituire, per il piglio da cronista vero e navigato con il quale osservava e raccontava i fatti. Sempre pronto al confronto, una guida e punto di riferimento, ma anche un punto di equilibrio per la redazione, capace di smorzare i toni e con le sue parole allentare le tensioni. I colleghi della redazione del Nuovo Quotidiano di Puglia raccontano così di Renato Moro, morto nella notte per un infarto fulminante.
Renato, caporedattore centrale, firma di punta del giornale a cui aveva dedicato la sua vita, era la memoria storica attuale, ed un profondo conoscitore del Salento. E’ stato al lavoro come sempre sino a tardi martedì sera, nella redazione che era la sua seconda casa, per scrivere ed impaginare gli ultimi pezzi. Poi la fine improvvisa alle due di notte, per un infarto fulminante davanti al quale anche i soccorritori si sono dovuti arrendere.
Renato aveva 61 anni. Lascia la moglie Annarita Invidia, anche lei giornalista del Quotidiano e tre figli: Eugenio, Ludovica e il piccolo Carlo di 12 anni.
Il Quotidiano era per lui una seconda casa e il giornalismo lo aveva nel Dna. E’ stato uno dei primi cronisti di giudiziaria, ha seguito da vicino l’evoluzione della Scu, ha frequentato le aule dei tribunali. Ma il suo sguardo sul mondo, critico e obbiettivo era a 360 gradi, capace di leggere, comprendere e raccontare ogni evento, come il viaggio straordinario nelle campagne salentine all’esplodere del fenomeno della Xylella. Renato stava bene, non aveva problemi di salute. La sua morte è stata silenziosa e improvvisa.
“Lascia un vuoto immenso, non solo nella comunità del nostro giornale”. Scrivono così i suoi colleghi del Nuovo Quotidiano di Puglia e il direttore Claudio Scamardella, costretti a comunicare alle prime ore del mattino, la terribile notizia. I messaggi di cordoglio sono stati centinaia: da parte dei rappresentanti delle istituzioni, del mondo politico, sindacale, culturale, dell’associazionismo.
I funerali si svolgeranno domani, giovedì 25 febbraio, alle 11 nella chiesa madre del Sacro Cuore a Galatone.