SALENTO – Parte da Bari ma giunge anche nel Salento l’insofferenza per la chiusura di molte attività commerciali. Sindaci e ristoratori sono per la riapertura.
Il giorno di San Valentino potrebbe rappresentare il braccio di ferro con Roma, non restando con le saracinesche abbassate. Non si può attendere altro tempo, pur rispettando tutte le prescrizioni imposte. I ristoratori baresi attendono una presa di posizione del sindaco ma minacciano di attivare le proprie cucine, così come gli hotel promuovono cene a lume di candela per la notte degli innamorati. Sì, il 14 febbraio potrebbe passare da giorno consumistico a giorno di rivendicazione. In attesa che la cabina di regia del Ministero possa considerare il tacco d’italia zona gialla, si avviano iniziative per richiedere ufficialmente, anche in arancione, la possibilità di riattivare le attività ancora bloccate. Nel rivendicare un diritto, passando dalla tutela della salute, in molti sarebbero pronti a violare, in caso di non autorizzazione, i divieti imposti da Roma.
Se la Puglia diventerà gialla, la rivendicazione ridurrà la richiesta del 50% avendo, a prescindere, l’autorizzazione ad aprire le proprie sale sino alle 18. Se questo cambio colorazione non ci sarà, si rivendicherà l’apertura a prescindere, comprese le ore serali. Al fianco degli esercenti non poche forze politiche ma insorgono anche alcuni sindaci come quellI di Mesagne e Nardò, con relativo appello che tutti i primi cittadini comprendano la necessità di avviare richieste alle proprie prefetture di riferimento.