MELENDUGNO – Un “allarme generale” per incendio viene diffuso dagli altoparlanti del prt (il terminale di ricezione) di Tap, che si affaccia sui quattro comuni di Melendugno, Vernole, Lizzanello e Castrì. E si diffonde il panico tra i residenti, che sentono l’invito a “raggiungere il punto di raccolta” e credono di dover lasciare le proprie case e che sia in corso una vera e propria evacuazione. In pochi minuti i messaggi audio su WhatsApp, contenenti il messaggio degli altoparlanti, fanno il giro dei cellulari di mezzo Salento. Il sindaco di Melendugno invia sul posto la Polizia municipale. Ma si tratta di un’esercitazione, riservata al personale al lavoro nell’impianto. La rassicurazione arriva da Tap, che noi contattiamo subito.
“”Nessuna situazione di pericolo o potenziale allarme si è venuta a determinare nell’impianto, si è trattato esclusivamente di un’esercitazione antincendio interna al sito stesso. Questa prassi rientra nell’ambito del piano di emergenza ed evacuazione dell’impianto e viene attuata secondo le disposizioni vigenti, con l’obiettivo di formare il personale interno a gestire al meglio eventuali situazioni di pericolo”.
Dal canto suo, il sindaco Potì annuncia una diffida e sta valutando se presentare una denuncia per procurato allarme: “La società deve comunque avvertire i vigili urbani, il Comune, come autorità di protezione civile, o i vigili del fuoco dello svolgimento di tali esercitazioni che possono procurare allarme e paura sociale. questo dimostra ancora una volta quanto sia incompatibile un impianto di quella portata e di quelle caratteristiche a poche centinaia di metri dalle abitazioni di quattro comuni. A tutti coloro che parlano di ristori vorrei far vivere i momenti di terrore che ha vissuto la mia comunità questa mattina.