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Porto di Otranto, fallisce la società:  la burocrazia della Regione Puglia tarpa ancora le ali al Salento

SALENTO- Apprendiamo con rammarico e sconcerto la notizia del fallimento della Condotte d’Acqua SpA, la società che aveva deciso di investire decine e decine di milioni di euro per la realizzazione del porto turistico esterno di Otranto. Alla base del drammatico crack anche le spese provocate da una burocrazia regionale asfissiante, capace soltanto di allungare i tempi di una delle principali infrastrutture turistiche attese dal Salento da circa 15 anni. La storia del Porto di Otranto è stata caratterizzata da ritardi inaccettabili e da lungaggini inammissibili per una delle opere maggiormente strategiche per il turismo salentino, pugliese e nazionale.

“Già nel mio intervento in seno al Consiglio Regionale relativo alla seduta Bilancio del mese scorso avevo fortemente auspicato un deciso intervento della Regione per sostenere il decollo del turismo, passando anche dai progetti relativi ai porti, soprattutto quello di Otranto – spiega il Consigliere Regionale e Capogruppo de La Puglia Domani Paolo Pagliaro. Il mio accorato appello è caduto nel vuoto e oggi il Salento deve fare i conti con l’ennesima occasione mancata. A questo punto torno a rivolgermi al Presidente Michele Emiliano e agli Assessori alle Infrastrutture Piemontese e al Turismo Bray: la Regione Puglia si faccia finalmente parte attiva in questa vicenda, garantendo in maniera attiva lo sviluppo turistico, e non solo, dell’intero Salento”, insiste Pagliaro.

“La società che aveva visto aggiudicarsi il progetto è fallita dopo aver speso 50 milioni di euro, in attesa della concessione demaniale di competenza regionale. Adesso l’unica possibilità è quella di riassegnare l’opera ad una nuova compagine societaria che, nella migliore delle ipotesi, potrà iniziare i lavori soltanto nel 2025. Il tutto mentre altri Paesi del Mediterraneo su questo fronte viaggiano spediti, intercettando finanziamenti ed investitori”, spiega infine il Coordinatore Provinciale Movimento Regione Salento, Francesco Viva. “La nostra città ha perso un’altra occasione per via dell’incapacità e della farraginosa burocrazia regionale – chiosa Serena Paoletti, Coordinatrice cittadina di Otranto per il MRS. Tutto questo è inaccettabile: siamo indietro di 15 anni sulla tabella di marcia, ma noi di certo non molleremo”.

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