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Gelo improvviso sulla Puglia (-10 gradi), l’agricoltura soffre

PUGLIA – Come previsto dagli esperti, in arrivo freddo e gelo. A pagare le conseguenze degli sbalzi termici e della tropicalizzazione del clima, in puglia è soprattutto l’agricoltura. Diminuisce la produzione di frutteti, uliveti, ortaggi , pomodori e cereali

Brusco abbassamento della temperature, con venti di burrasca che sferzano alberi e piante in pieno campo, associati a violenti nubifragi sono i primi effetti dell’ondata di maltempo prevista a partire da queste ore con il clima primaverile che ha lasciato repentinamente il posto a gelo intenso con previsioni di nevicate sul Gargano e sulla Murgia barese. E’ il bollettino stilato da Coldiretti Puglia, che segnala nubifragi in tutta la regione e il crollo della colonnina di mercurio fino a 10 gradi in poche ore. Sono evidenti le conseguenze dei cambiamenti climatici, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, come accaduto a partire da gennaio dove l’inverno bollente ha lasciato il posto ad una primavera pazza e ad un inizio di inverno bollente, dove si sono succeduti numerosi eventi estremi, come 3 tornado di cui due in provincia di Bari e 1 in provincia di Lecce, 10 grandinate violente nel barese e sul Salento, 2 trombe d’aria nel barese e nel foggiano, frequenti nubifragi improvvisi, oltre alle nevicate di febbraio, le gravi gelate del 24 e 25 marzo scorsi e la violenta grandinata del 6 luglio scorso in provincia di Taranto, a Massafra, Castellaneta, Martina Franca, Manduria e Avetrana, per finire alle grandinate e ai nubifragi che hanno colpito la Puglia tra settembre e novembre. Disastrosi gli effetti sui campi.

Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma. Le evidenze climatiche di questi ultimi anni mostrano come soprattutto sulle colture più diffuse in Puglia, a partire da frutteti, uliveti, ortaggi in pieno campo, pomodori e cereali, sono gli andamenti climatici che determinano la diminuzione delle produzioni e quindi dei redditi.

 

 

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