Politica

Delibera “pro Zara” passa in Commissione. La propone il sindaco ma il Pd non la vota

LECCE- Polemiche sulla deliberazione dell’amministrazione comunale di Salvemini su Zara, che passa in Commissione Urbanistica con 9 voti favorevoli della maggioranza a palazzo Carafa, 13 astenuti ( minoranza e Partito Democratico) e tre assenti. “Non c’è parere del dirigente che attesti la congruità della riduzione del 66%, ed ecco perché il Pd non ha votato la delibera” dichiara il capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Carafa Antonio Rotundo che rende chiara qual’è la posizione del gruppo consiliare.

Con la deliberazione proposta dalla Giunta comunale, si autorizza l’insediamento di una media struttura di vendita di 2.361 mq, in via Salvatore Trinchese 29. Qui la società Zara Italia Srl intende trasferire la propria attività dalla sede attuale. La deliberazione autorizza la deroga agli standard pertinenziali previsti dal Regolamento Regionale sul Commercio, prevedendo la monetizzazione – in capo alla società richiedente l’autorizzazione – delle aree da destinare a parcheggi pertinenziali per un importo ridotto a 577.972,80 Euro, a fronte di un importo calcolato dall’Ufficio Tecnico del Comune di Lecce pari ad 1 milione 699.920,00 Euro.
“Siamo d’accordo sullo spostamento di Zara all’ex Ariston in via Trinchese al posto del Bingo, dice Rotundo. ma la contrarietà riguarda la definizione dell’importo della monetizzazione calcolato dall’ufficio tecnico in circa 1 milione e 700mila euro ma che viene successivamente ridotto a 577mila euro.”

“A fronte di un costo stimato di 1,7 milioni di euro, Zara Italia srl potrebbe doverne sborsare solo 578mila. Praticamente il 60% in meno, per realizzare un parcheggio a servizio del nuovo store da 2.361 metri quadrati in via Trinchese, in un immobile in ristrutturazione. Così il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Carafa, Luciano Battista, che insieme al consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani, ha presentato un’interrogazione urgente all’ assessore regionale alle Attività Produttive, per chiedere se questa vistosa decurtazione degli oneri a carico di Zara sia consentita dal Regolamento Regionale sul commercio, il numero 11 del 2018.

“Un maxi sconto che l’amministrazione comunale di Lecce si prepara a regalare alla nota azienda di abbigliamento, con una proposta di delibera sottoposta all’approvazione del consiglio comunale. Ma in questa vicenda vogliamo vederci chiaro. Altro che saldi di fine stagione, qui siamo alla liquidazione totale- attaccano Battista e Pagliaro- un taglio di 2/3 della monetizzazione dell’importo dovuto ci sembra una follia, ed è inaccettabile che si tenti di giustificare questa minore entrata nelle casse comunali con una forzatura, ovvero sostenendo che l’intervento rientri nel perimetro dell’area del Duc, il distretto urbano del commercio. Tanto per cominciare il Comune di Lecce è sprovvisto del Piano Strategico del Commercio, e poi in nessun atto amministrativo relativo al Duc si trova traccia dell’intervento sull’immobile di via Trinchese interessato dalla proposta di ristrutturazione edilizia presentata da Zara Italia. Dalla Regione ci attendiamo una parola chiara e definitiva sulla questione”.

“ La minoranza- commenta il consigliere comunale di centrodestra Giampaolo Scorrano, attenderà il Consiglio comunale per esprimere le proprie valutazioni ed il proprio voto, che sarà subordinato all’impegno da parte di tutti i consiglieri di votare favorevolmente la proposta di delibera di riduzione per tutti i leccesi dei costi di monetizzazione protocollata a nome di tutta la minoranza consiliare (Centrodestra unito e M5s)”.

 

Articoli correlati

Politica – si riscalda il clima pre-elettorale a Carovigno

Redazione

In Parlamento spunta il Negramaro Rosatellum

Redazione

12 Comuni al voto: 9 a 3 l’equilibrio attuale

Redazione

Europee 2014, il sì di Ferrarese arriva via Facebook

Redazione

Elezioni: assemblea cittadina di Articolo Uno per individuare i nomi dei candidati

Redazione

Copertino, Ostuni e Mesagne al ballottaggio. Due sindaci sono 30enni

Redazione