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Metropolitana di superficie attendesi, nel 2016 SudEst contro il Salento

SALENTO – “Bastano i treni diesel altro che elettrificazione …” così i vertici delle Ferrovie Sud Est hanno spesso sentenziato alle rivendicazioni di elettrificare la tratta Leuca – Lecce oggi percorribile , pensate un po’, in più di due ore per 60 chilometri di percorso.

Ed ancora è così, tanto da non esser riuscita, la classe dirigente regionale e salentina, a far cambiare idea alle Ferrovie Sud Est, per le quali i 130 milioni di euro allocati nel Patto per il Sud per realizzare la metropolitana di superficie, sono superflui perché nel Salento – per la società – si può procedere con i treni diesel.

A ricordare l’assurdità un servizio Rai di Gnoni e Palese e le dichiarazioni dell’ex Pres. della Provincia di Lecce, Giovanni Pellegrino, sull’anomalia del finanziamento, forse, “scippato” per incentivare le tratte da Brindisi al nord della Puglia.

Concetto confermato, nel 2017, dal Governatore Emiliano: “Ho constatato, effettivamente, che il Salento è la zona più interessante ma più inaccessibile della Puglia. In passato si è ragionato più per le altre province che per quest’area”.

Ma come è possibile che tutti concordano e nulla si fa? Era tutto pronto e già i primi appalti concessi, ma poi? Non lo diciamo noi ma, sempre alla Rai, la ex sindaca di lecce Poli Bortone.

Anche questo ricordo è avvalorato dalle dichiarazioni risalenti al 2011 dell’ex assessore regionale Guglielmo Minervini che si avventurò con un’ipotesi poi naufragata: la metropolitana del Salento sarà pronta entro tre anni. Ma dopo sei anni dalle dichiarazione del compianto Minervini, Emiliano, invece di avviare il terzo anno di vita dell’infrastruttura più volte nominata, ancora dichiara : “continuiamo a pensare che l’elettrificazione della linea sia un fattore identitario e di mobilità sostenibile, anche per rispettare maggiormente l’ambiente e la bellezza particolare del Salento che continua ad essere indispensabile. La discussione è aperta … e la Regione è molto determinata a cogliere gli obiettivi che si è prefissata”.

Sta di fatto che quanto da sempre dichiarato dai vertici della Sud Est, treni a Diesel e non elettrificazione, ha per ora assurdamente avuto la meglio. I trasporti e le infrastrutture sono da da 13 anni una delle dieci battaglie di Telerama ma, a fallire, non sono gli auspici di un’infrastruttura televisiva e culturale del territorio ma hanno fallito intere classi dirigenti come stigmatizzato dalla stessa senatrice Poli alla domanda del collega Rai , Gnoni

Che i salentini se ne siano accorti rinnovando all’80% la rappresentanza nello scorso 21 settembre? Per l’editore di Telerama, neo eletto consigliere regionale, presidente del Movimento Regione Salento, “il valore dell’investimento è di 180 milioni, 130 finanziati dal Fondo Sviluppo e Coesione Patto per la Puglia e dunque ne mancano 50. Questi 50 milioni devono essere finanziati dalla Regione Puglia che non può lasciare il Salento a bordo delle littorine.  Questa è una battaglia che dobbiamo combattere e sopratutto vincere, non c’è sviluppo senza collegamenti moderni. Il Salento non può più aspettare”. Speriamo siano le ultime parole attendendo la modernizzazione della tratta da più di 25 anni per poter percorrere il tragitto Lecce-Leuca, 65 km, nello stesso tempo che occorre per andare da Roma a Milano con una distanza, però, di quasi 600 km.

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