BARI- “Dopo sessanta giorni di trattative la giunta proposta – ma non presentata – da Michele Emiliano appare molto modesta e per alcuni versi crea non pochi imbarazzi negli stessi elettori di sinistra come evidente oggi dalle prime pagine dei quotidiani pugliesi. Innanzitutto non mancano le solite promesse da marinaio di Emiliano: avrebbe dovuto mettere 5 donne in giunta e invece ne ha inserite solo due. Al contrario sono sicuramente più di tre in giunta i migranti politici di Emiliano, assessori in pectore che di sinistra non hanno nulla se non il rosso per l’imbarazzo che provocano in molti elettori del PD. La Lega è un partito garantista sempre, ma inserire in giunta un assessore imputato per corruzione e su queste basi aprire una trattativa con i cinque stelle vuol dire che o le stelle sono cadute tutte o siamo al teatro dell’assurdo. Cultura e Turismo sono tra le attività produttive più colpite dalle chiusure e dalle limitazioni covid e si sarebbero meritate come assessore un uomo o una donna del territorio che vive e conosce i problemi dei piccoli teatri e cinema, delle Sagre e dei balneari, piuttosto che un intellettuale residente a Roma che cercherà questi problemi sull’enciclopedia. I pugliesi stanno vivendo una crisi economica e soprattutto ospedaliera epocale. Molte delle cause del collasso sanitario dipendono dalla gestione estiva di Lopalco ed Emiliano che non hanno preparato e rafforzato lo strumento sanitario aprendo ospedali da campo, covid hotel e assumendo medici e infermieri. Tutte cose a cui provano a mettere pezze oggi che è già troppo tardi. Per questo ci saremmo aspettati un giunta di sinistra ma all’altezza delle sfide e del delicato momento che stiamo vivendo e invece è solo un altro compromesso al ribasso, ma molto al ribasso”. E’ quanto dichiara il segretario Regionale della Lega Puglia on. Luigi D’Eramo.