LECCE- Il mondo dello spettacolo e della cultura si mobilita. Parte dal Salento un movimento che tiene unite tutte le componenti di un settore che il Covid ha messo a dura prova: dagli artisti alle maestranze, dalle aziende ai sindacati, dai lavoratori autonomi alle associazioni di categoria. Tutti insieme – con il supporto dei sindacati hanno chiesto dinanzi al Teatro Apollo “Lavoro, Diritti, Dignità”
Al centro della manifestazione anche un baule serrato, a simboleggiare la chiusura di un mondo, quello dello spettacolo e della cultura, che pure aveva investito ingenti risorse per rispettare le norme anti-Covid.
Le rivendicazioni dei manifestanti sono chiare:
1. garantire un reddito di emergenza stabile, e non una tantum, per tutti gli operatori dello spettacolo, proposta già al vaglio degli interlocutori istituzionali nazionali;
2. regolamentare un mondo in cui regna la precarietà e in cui gli operatori si ritrovano “scoperti” di fronte a crisi strutturali. Lavorare per tali motivi in modo da ottenere un Contratto collettivo nazionale davvero inclusivo;
3. attivare i tavoli anticrisi a livello locale, regionale e nazionale, coinvolgendo le parti sociali e datoriali per discutere non solo degli stanziamenti dello Stato e delle risorse derivanti dal Recovery Fund, ma anche dei provvedimenti regionali che tardano ad arrivare.