LECCE – La punizione, dopo l’ultimatum, è stata preannunciata dal Premier Conte fuori dai denti: una settimana di tempo per adueguare i protocolli e verificarne il rispetto, viceversa palestre e piscine saranno chiuse.
Le parole del presidente del Consiglio, in conferenza stampa a Palazzo Chigi domenica sera, scatenano rabbia e perplessità nel settore. A farsi portavoce del mal di pancia è Giampiero Guglielmi, presidente nazionale di ANPALS, Associazione nazionale palestre e lavoratori sportivi, con sede a Lecce. “Un controsenso – dice – pensare che 20 milioni di sportivi possano riversarsi in strada ed essere più facilmente monitorati lì”.
L’ipotesi ristori, laddove tra una settimana si dovesse arrivare alla chiusura, “chiaramente non sarebbe una soluzione – spiega ancora – i costi sostenuti per tenere in vita le strutture sono evidentemente sconosciuti da chi ci governa”.