Politica

Renzi e Calenda in Puglia per Scalfarotto. Bordate infuocate contro Emiliano

BARI – Anche per Ivan Scalfarotto a suonare la carica per il rush finale della campagna elettorale sono i leader nazionali dei partiti che sostengono la sua candidatura alla Presidenza della Regione. Carlo Calenda e Matteo Renzi arrivano in Puglia per l’appello al voto.

Voto utile? E’ utile, dicono, per far sentire che la sinistra, “questa sinistra, c’è”. Ma dal palco le bordate sono tutte per un unico destinatario: Michele Emiliano. E’ l’ex ministro Calenda a lanciare la prima stoccata infuocata: “Non sono venuto per far perdere Emiliano, ma per far vincere Scalfarotto. Emiliano perde da solo”. E poi aggiunge: “Uno che fa ricorso 12 olte su Ilva e li perde tutti e 12 non è solo una sega di politico, è anche una schiappa di magistrato per quel che mi concerne”.

Poi spetta a Matteo Renzi. “Il voto utile – dice dal palco l’ex premier – era chiedere un passo indietro a Michele Emiliano e candidare Teresa Bellanova; non l’ha fatto per egoismo, ambizione, egocentrismo, Michele Emiliano ha utilizzato ogni giorno il palazzo della Regione per fare, e lo sta facendo anche adesso, esattamente l’opposto di quello che noi riteniamo serva in politica: avere molto coraggio”.

Calenda invece dopo aver ricordato la vicenda Tap che ha lacerato i rapporti con Emiliano, ribadendo che il gasdotto “è semplicemente un tubo di 1 metro di diametro largo circa 6, qui sotto – dice indicando il pavimento – ne trovate 20 di questi tubi. Porta il gas azero e abbiamo fatto una battaglia per averlo“, aggiunge che “la lotta al meno peggio porta il peggio in assoluto. Bisogna votare guardando la qualità delle persone”.

L’armonia tra Italia Viva di Renzi e Azione di Calenda, se per quest’ultimo non è replicabile a livello nazionale, non al momento per lo meno, per Scalfarotto è un laboratorio politico. “Diamo il la ad una alleanza che si è verificata in Puglia che fa della Puglia un esperimento come spesso succede politicamente alla nostra regione – commenta il candidato governatore – che mette insieme partiti che hanno una visione omogenea della realtà, partiti europeisti, pragmatici, non populisti. Insomma – conclude – una coalizione ma una coalizione tra partiti che hanno molte cose in comune, che condividono dei valori”.

Articoli correlati

Giunta, Stefàno rinvia a gennaio l’azzeramento

Redazione

Mellone: ho perso 23 chili. Minerva: non riesco a mettermi a dieta

Redazione

Uffici Giudiziari, Latorre: “Non c’è tempo da perdere: Palazzo delle Poste soluzione ideale”

Redazione

Riparte il dibattito sulle riforme, Portaluri al Senato: “Meglio riforma organica, con 36 Regioni”

Redazione

Autovelox Lecce-Villa Convento: eppur s’attiva. In funzione dal 10 Agosto

Redazione

Salvini: “Gallipoli non è di D’Alema, Arcore non ha il mare”

Redazione