PUGLIA – Crescono del 16% le importazioni di prodotti agroalimentari in Puglia nei primi 6 mesi del 2020, un segnale di quanto sia a rischio commerciale il patrimonio materiale e immateriale delle produzioni agricole e agroalimentari prodotte dagli agricoltori pugliese. Sono gli ultimi dati diffusi da Coldiretti.
L’emergenza coronavirus con le difficoltà produttive, logistiche e commerciali ed i pesanti danni di immagine ha messo a rischio l’intera filiera agroalimentare estesa, dai campi agli scaffali fino alla ristorazione, senza dimenticare gli effetti del crollo del turismo che è sempre stato un elemento di traino del Made in Italy agroalimentare all’estero, amplificato dallo stop forzato alle Fiere che sono un momento importante di promozione.
Per questo è importante mangiare Italiano e magari Salentino, nei mercati, nei ristoranti, negli agriturismi. L’obiettivo è far conoscere i primati del Made in Italy con l’agricoltura pugliese che vanta 5 oli extravergine di oliva DOP e l’IGP Olio di Puglia con una produzione lorda vendibile di 600 milioni di euro, 2 formaggi DOP canestrato e caciocavallo, oltre a 27 vini DOC, 4 DOCG e 6 IGP che generano nel settore vitivinicolo 1 miliardo di ero di fatturato a regime.