SAN CATALDO – Hanno 18 e 20 anni. E alle 2 di notte a San Cataldo, nei pressi della Darsena, hanno dapprima pestato uno sfortunato automobilista che aveva arrestato la marcia. Poi gli hanno strappato la tracolla, con dentro il portafogli, sfilato l’orologio e rubato l’auto: con quest’ultima, una Fiat Grande Punto, si sono dati alla fuga.
A finire in arresto in mattinata, al margine delle indagini lampo condotte dagli agenti della Questura di Lecce, sono stati: Marco Murati, 18enne leccese, Pierre Luise Blaise Bartoccioni, 20enne di Tricase, e Benjamin Dali, 20enne di nazionalità jugoslava. Dovranno rispondere dell’accusa di rapina aggravata in concorso ai danni di un 58enne leccese.
È stata la stessa vittima della violenta aggressione ad allertare il 113. Sul posto, il 58enne, che presentava delle escoriazioni al gomito ed al ginocchio e lamentava dolori lancinanti al costato, ha riferito che in prossimità del faro si era fermato per una passeggiata. Qui è stato poi raggiunto da tre persone a lui sconosciute. Queste, con il volto coperto da una mascherina chirurgica, lo hanno trascinato fuori dalla sua autovettura e colpito ripetutamente con calci e pugni, per poi rubargli tutto e fuggire via con la sua stessa auto.
La Grande Punto è stata, poco dopo, rintracciata nei pressi della stazione ferroviaria. In base alla descrizione fornita dalla vittima, un primo responsabile, Marco Murati (già noto alle Forze dell’Ordine) è stato subito raggiunto dagli agenti: in casa sua sono state trovate le tessere bancomat e carte di credito, intestate al rapinato, nonché le chiavi dell’autovettura della vittima. È stato poi lo stesso Murati a fare il nome degli altri due complici. Mentre dall’analisi dei messaggi telefonici, è al vaglio in coinvolgimento di una quarta persona. Intanto per i tre, rei confessi, si sono aperte le porte del carcere.