Sanità

Covid, Emiliano convoca i prefetti. E l’ospedale di Casarano diventa di I livello

BARI – La situazione “non ci piace affatto”. Così il governatore Michele Emiliano ha annunciato l’imminente convocazione dei prefetti pugliesi, per alzare l’asticella dell’attenzione dopo il rialzo dei contagi degli ultimi giorni.

Indiziati numero 1 per i contagi, come è noto, i viaggi. Ma non soltanto. “Nulla di nuovo sotto questo sole – commenta l’epidemiologo Pierluigi Lopalco – è normale che, con la ripartenza, la riapertura, tutto il flusso turistico, si trovino dei nuovi casi. La maggior parte sono casi di importazione che hanno, poi, generato focolai. Sono tutti casi – ha proseguito – che abbiamo trovato grazie ad una attività di sorveglianza che in questi giorni è rafforzata”.

Per il governatore, il punto vulnerabile è “nelle spiagge libere, nella movida senza controllo, nelle situazioni più varie. E’ qui che ci sono punti di caduta molto importanti”.

Il monitoraggio va avanti. “In questo periodo – ha spiegato il direttore del Dipartimento Salute e della task force anti-covid della Regione Puglia, Vito Montanaro – siamo intorno ai 2500 tamponi al giorno. Abbiamo acquistato 3 nuove apparecchiature che potranno effettuare 1000 tamponi al giorno, sta per essere implementata e mandata a regime la macchina da 10mila tamponi al Policlinico. Il sistema sanitario regionale è in movimento”.

E dunque anche la rete ospedaliera, come già emerso, cambierà. Di fatto, si torna indietro di 5 anni perché – hanno spiegato – il Ministero ha tirato il freno sui tagli che aveva sino ad oggi imposto. Sono 1255 posti letto totali in Puglia, 276 in più di terapia intensiva (arrivando a 580 complessivi) e 285 di semi intensiva. Per il Salento, la prima novità riguarderà strutturalmente l’ospedale di Casarano.

L’ospedale di Casarano – ha annunciato il presidente Emiliano, aggiungendo che sarà inviata a Roma formale richiesta – deve essere di primo livello. Abbiamo previsto il raddoppio dei posti letto in terapia intensiva da 4 a 8. In questo modo, insieme a Gallipoli, non contro Gallipoli, assicurerà un presidio importante di salute e anche nella lotta al Covid”.

Nella fase III futura, dunque, la provincia di Lecce avrà 115 posti letto in più di terapia intensiva e 56 di sub intensiva, la provincia di Taranto 82 di intensiva e 40 di sub, quella di Brindisi 55 di intensiva e 28 di sub. Per il post covid, 120 posti letto a Copertino e 40 a San Cesario.

Il secondo step sarà incrementare, ovunque, di 474 posti letto gli ospedali tradizionali, 123 posti letto le riabilitazioni e 658 la lungodegenza. Il sistema ospedaliero, ha detto Emiliano, “si militarizza” in attesa della seconda ondata. I fondi ricevuti dal Ministero per realizzare il tutto ammontano a 98 milioni di euro.

 

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