Sport

Il Lecce tiene vivo il sogno ma è già poesia

LECCE (di M.Cassone) – Passo dopo passo, di giornata in giornata, superando le difficoltà ed anche i propri errori, iniziali sulla costruzione della squadra, di ambientamento in una categoria nuova, pagando anche l’inesperienza ed una miriade di infortuni, il lockdown, i torti arbitrali, il Lecce di Liverani è arrivato all’ultima giornata tenendo vivo un campionato che sembrava già perduto.

I giallorossi si giocheranno tutto contro il Parma, domenica alle 21:45 al Via del Mare, con occhio attento alla sfida tra Genoa e Verona che si consumerà al Ferraris: solo un punto le separa, 36 i grifoni, 35 i lupi salentini. Il destino del Lecce è nelle mani del fato che deciderà dove svoltare all’incrocio delle due sfide.

La vittoria ottenuta contro l’Udinese ha un gusto particolare, profuma di favola antica. A Reggio Emilia grandinavano gol del Sassuolo sul Genoa, mentre al Dacia Arena il cuore giallorosso andava oltre al normale battito, saltava ogni ostacolo ma si ritrovava a dover mettere cerotti e chiudere falle sperando nell’ultimo sussulto: il nuovo infortunio di Calderoni, appena rientrato, l’infortunio di Mancosu che aveva appena fatto gol su rigore, pareggiando il gol iniziale di Samir, e poi la caduta del guerriero Lapadula dopo il gol che permette ancora di sognare, ed infine una clessidra del tempo che sembrava immensa e interminabile.

Poi il triplice fischio finale, la gioia, gli abbracci, le lacrime, e le parole commosse di Liverani: “Abbiamo qualcosa nell’anima, credo nell’anima, credo nel cuore e credo nelle favole…”. Ed anche questa è poesia per chi ama sognare, per chi ama vedere il calcio così, come un apostrofo di emozione su una vita dura, difficile, in cui bisogna credere e svagarsi con qualcosa.

Quel qualcosa che il calcio regala è proprio la speranza: tutto può accadere da un momento all’altro.

Sarà difficile, difficilissimo rimanere in A perché nel caso in cui il Genoa dovesse fare risultato contro il Verona non basterebbe nemmeno una vittoria col Parma ma arrivati a questo punto significa che si può sperare e che si deve continuare a lottare.

La squadra tornata nel Salento subito dopo la vittoria in terra friulana inizia a preparare la sua grande finale.

Bisognerà valutare ogni elemento con cura e capire entro venerdì e sabato chi potrà essere della partita e chi invece dovrà alzare bandiera bianca.

Peccato, perché si giocherà ancora in uno stadio vuoto, svuotato dal calore e dal colore dei tifosi.

Questo è il calcio post lockdown, questo è il calcio ai tempi del Coronavirus, ed anche in questo caos calmo, in questo strano clima, la squadra di Liverani grazie alla sua anima sta cercando di scrivere l’ennesima pagina di storia perché riuscire a rimanere in A diventerebbe un record dopo la doppia promozione, non è mai accaduto in casa giallorossa.

Comunque vada questa squadra ha già fatto qualcosa di straordinario: tutto questo è già poesia.

Articoli correlati

Lecce-Cosenza, ecco quando rivederla su TeleRama

Redazione

Basket in carrozzina, il presidente Spedicato: “Continuare così”

Redazione

Liverani: “Senza pubblico è differente, con il Milan ci mancherà. Ma non ci deve condizionare”

Redazione

Serie C, Taranto batte sul filo di lana il Giugliano grazie a Kanoute

Tonio De Giorgi

Meluso: “Grande gesto di Mancosu. E Arrigoni è stato straordinario”

Redazione

Bartoletti sfida Facebook. “La B per il Lecce? Un salto che dev’essere un punto di partenza”

Redazione