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Riconversione dell’ospedale di San Cesario in struttura Covid, botta e risposta tra Sindaco e minoranza

SAN CESARIO – ll sindaco di San Cesario, Fernando Coppola, non accetta che l’ospedale “Galateo” venga riconvertito in struttura COVID e nei giorni scorsi ha scritto  al direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, e al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Non ha dubbi sul fatto che questa riconversione segnerebbe la fine inesorabile di una struttura che oggi è un fiore all’occhiello della sanità salentina.
Per la minoranza “La raccolta di firme contro il progetto di riorganizzazione dell’Ospedale di San Cesario, è un atto irresponsabile, disonesto ed irrispettoso nei confronti dei cittadino. È un atto disonesto perché nasconde la reale verità dei fatti sul tipo di riorganizzazione previsto dalla Asl e sugli aspetti positivi che questa comporta per i nostri cittadini e per tutta l’area che ruota intorno alla città capoluogo. L’Ospedale di San Cesario – continua la minoranza – , sarà solo potenziato, senza smembrare nulla dell’esistente e mantenendo la presenza della Riabilitazione neuro-motoria funzionante”
Pronta la replica del primo cittadino : “Vorrei ricordare che quando si chiede un parere ai cittadini, non si è mai in errore, poiché la partecipazione della cittadinanza è espressione di democrazia e il diritto alla salute è un diritto precipuo della nostra Costituzione. L’ospedale di San Cesario era, fino a pochi anni fa, un polo di riferimento per il Salento grazie alla presenza dei migliori medici e specialisti. I cittadini di San Cesario hanno subìto abbastanza e io non sono il sindaco solo di chi mi ha votato, ma sono il sindaco di tutti e devo garantire la salute di tutti.
Se il gruppo consiliare di opposizione ha ritenuto di voler fare un confronto e farsi rassicurare ha fatto bene, ma scusatemi se io non mi sento rassicurato visto che, come loro stessi hanno ricordato, siamo in campagna elettorale e non mi fido delle promesse. Abbiamo scritto una lettera al presidente Emiliano e anche al direttore Rollo, ma non abbiamo avuto alcuna risposta ufficiale. Fino a quel momento, io mi batterò per tutelare i cittadini di San Cesario.
Per quanto riguarda l’emergenza sanitaria riferita alla pandemia, nella nostra lettera non abbiamo chiesto che l’ospedale non diventi anche struttura Covid, ma che non diventi solo struttura Covid e post Covid.
Attendo che qualcuno mi assicuri, nero su bianco, che i cittadini di San Cesario non debbano rinunciare a essere curati nel loro territorio poiché, come l’opposizione ben sa, il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio”.

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