NARDÒ – “La segreteria del Collegio di Garanzia del CONI ci ha comunicato il rigetto di tutti i ricorsi discussi nell’udienza odierna. Attendiamo di conoscere le motivazioni di questo provvedimento per predisporre il ricorso al TAR del Lazio, nella consapevolezza e con la fiducia che il Giudice Amministrativo non resterà certamente insensibile alle censure che abbiamo mosso in punto di diritto contro la violazione dell’ART 218, compiuta da Federazione e LND, nel momento in cui hanno stabilito di far retrocedere le ultime quattro società di ogni girone di Serie D senza prendere in considerazione soluzioni alternative in ossequio e nel rispetto di quello che é il precetto normativo che attribuiva questo potere di deroga alla Federazione”. Questa la dichiarazione degli Avv. Lucia Bianco e Carlo Mormando, legali di difesa, incaricati dall’AC Nardò.
Ai quali fa eco il presidente dell’AC Nardò Avv. Salvatore Donadei:
“Hanno fatto finta di ascoltarci. D’altra parte, se Malagò, il capo dello sport italiano, dice pubblicamente, dopo tutto quello che la LND ha fatto, e la percezione di tutti su questa grossa ingiustizia la dice lunga sul fatto che non abbia operato sportivamente, eticamente e moralmente, che la LND é l’unica che ha fatto le cose per bene, allora come sperare che il CONI potesse in qualche modo accogliere le sacrosante instanze del Nardò e delle altre società ricorrenti? Abbiamo assistito ad un esempio di denegata giustizia. Siamo chiaramente delusi, ma non certo né piegati né vinti, perché, allargando il collegio difensivo anche ad un legale amministrativista, lavoreremo per il ricorso al TAR”.
Inoltre per questa retrocessione, in Eccellenza, a tavolino per Covid- 19 è stata depositata anche l’interrogazione parlamentare, a risposta scritta, dall’ On. Maria Soave Alemanno al Ministro per le Politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora.
M.C.