LECCE – Con lo sblocco degli spostamenti interregionali e la graduale riapertura di tantissime attività, il banco di prova sull’andamento dei contagi è tutto concentrato in queste due settimane. E sarà determinante, a dire del professor Lopalco, per sancire la sorte delle feste patronali, protagoniste per eccellenza del folklore del territorio.
È quanto emerso dal tavolo monotematico che, nelle scorse ore si è tenuto in Regione, e che ha visto anche la partecipazione dell’epidemiologo alla guida della task force pugliese per l’emergenza Covid.
Il documento congiunto dei vescovi della regione è stato chiaro: no a processioni e allo spostamento di immagini sacre da un luogo all’altro. E ancora no a fiaccolate o momenti di preghiera, diversi dalla liturgia, che rischino di creare assembramenti. Ad ora sono queste le uniche direttive impartire sul tema. Dal Governo e dalla stessa Regione nessun passo in avanti.
Il professor Lopalco, del resto, è stato chiaro: occorre un’altra settimana di tempo per valutare l’effetto di questa embrionale fase 3 – ha detto – Solo dopo si potrà valutare, serenamente, come e quando consentire la ripartenza degli eventi che chiamano in causa il destino di migliaia di lavoratori e rappresentano una delle principali attrattive del territorio.
Intanto già lunedì i comitati festa salentini, chiamati a raccolta da quello ugentino, torneranno a confrontarsi in videoconferenza. L’obiettivo è quello di partorire un documento congiunto contenente una bozza di linee guida, frutto di esperienze decennali maturate sul campo.
L’interrogativo sul futuro degli eventi è stato posto dai rappresentanti regionali anche in seno all’ultima conferenza Stato-Regioni, ma senza portare a casa alcuna risposta.
Di concerto con Anci si sta valutando intanto la possibiltà di individuare spazi comunali da adibire ad aree giostre e Luna Park, al netto della ripartenza delle feste patronali. Luoghi ludici dedicati ai bambini e da allestire in tutta sicurezza, per far ripartire al più presto almeno uno dei tantissmi comparti travolti dalla crisi e dal destino ancora incerto.
Una settimana di tempo anche per le discoteche, per le quali in Governo nelle scorse ore ha rimandato tutto a metà luglio. Un gruppo di lavoro regionale è già all’opera per elaborare le linee guida: regole ferree per ballare all’aperto. La Regione, se il trend dei contagi dovesse essere confermato, potrebbe battere d’anticipo sulle tempistiche governative.
E.Fio