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Ex Ilva, Arcelor chiede nuova cassa integrazione per 8mila. Sindacati: “Vergogna senza fine”

TARANTO – Ex Ilva di Taranto, ArcelorMittal ha chiesto nel pomeriggio ai sindacati metalmeccanici il ricorso alla cassa integrazione ordinaria per 8.157 dipendenti del siderurgico di Taranto “per un periodo presumibile di nove settimane” a partire dal 6 luglio. L’azienda, stando a fonti sindacali, avrebbe motivato la scelta parlando di crisi del settore. La nuova cassa ordinaria, di fatto, aggancia temporalmente la fine di quella Covid.

Alla luce della richiesta, esplode la rabbia dei sindacati che parlano di “vergogna senza fine”.

La precedente cassa integrazione ordinaria per crisi di mercato, ArcelorMittal l’ha fatta decorrere dagli inizi di luglio 2019 a fine marzo scorso, chiedendola come tetto massimo per 1.273 addetti. Adesso la richiesta è stata avanzata per un numero di lavoratori decisamente superiore.

La richiesta della nuova cassa integrazione, inoltre, arriva proprio alla vigilia della presentazione del nuovo piano industriale da parte dell’azienda, dando il colpo di grazia ad un clima già teso.

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