Cronaca

Omicidio Capocelli, il pm chiede 16 anni e 8 mesi per l’assassino

LECCE- 16 anni e 8 mesi complessivi di carcere (due dei quali per il porto e la detenzione della pistola): secondo il pm Maria Consolata Moschettini, si trattò di un omicidio volontario. E’ questa la richiesta avanzata in aula dal pubblico ministero al termine della requisitoria nel processo in abbreviato a Simone Paiano, 26 anni, reo confesso dell’omicidio di Mattia Capocelli, il giovane ucciso la notte tra il 24 e il 25 aprile aprile dello scorso anno in via Don Luigi Sturzo a Maglie, davanti ad un fast food.

Se Paiano avesse voluto difendersi dall’aggressione subita dal gruppo, quella sera- secondo il pubblico ministero- avrebbe dovuto chiamare le forze dell’ordine e non sparare alla vittima. Paiano, difeso dagli avvocati Amilcare Tana e Dimitry Conte, ha raccontato di essere stato vittima di un agguato, attirato sul posto, circondato e ferito con coltelli e machete. Ma secondo il pm avrebbe potuto ricorrere a interventi alternativi alla violenza, per questo viene esclusa anche la legittima difesa.

Davanti al gup Marcello Rizzo anche gli altri imputati nel processo tutti di Maglie: per Salvatore Maraschio, Marco Cananiello, Andrea Marsella, il pm ha chiesto due anni e 10 mesi, con le aggravanti dell’associazione mafiosa, la condanna di Domenico Tunno a 10 mesi per favoreggiamento e l’assoluzione di Giorgio Rausa: due testimoni ascoltati in aula hanno escluso che fosse presente al momento del fatto. La famiglia della vittima, madre, padre, fratello e nipote, si è costituita parte civile con l’avvocato Alberto Corvaglia. Il 9 giugno parlerĂ  in aula la difesa e poi ci sarĂ  la sentenza

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