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275, la Provincia raccoglie assenso sindaci verbalmente. Quinto: “Assurdo giuridico”. E si chiede tempo

SALENTO – Strada Statale 275 Maglie-Leuca: dopo l’invio di una “bozza” di parere espresso dal Consiglio dei Lavori Pubblici su un progetto generale, che dovrebbe essere un progetto stralcio dell’opera, che prevede un percorso di 23 km, da Melpignano a Miggiano, e dopo i rilievi, le osservazioni e le raccomandazioni espressi dallo stesso Consiglio, apparivano decisamente pochi i due giorni di tempo a disposizione dei sindaci degli 11 comuni interessati e della Provincia per dare il proprio assenso.

Con una prima lettera del 15 maggio, il Presidente della Provincia di Lecce, ha dunque espresso il proprio assenso sul progetto “anche a seguito di consultazione per le vie brevi dei comuni interessati”. Su richiesta di un Comune, l’Avv. Pietro Quinto, ha espresso però perplessità sull’iniziativa della Provincia, sottolineando che non è possibile esprimere un voto vincolante, quello dei Comuni, a mezzo di consultazione verbale.

Da palazzo dei Celestini, è stata redatta allora una seconda lettera in data 18 maggio, con la quale, facendo seguito alla precedente nota, “si conferma il contenuto in linea generale della stessa” e però si richiede una proroga del termine di 10 giorni, per una migliore specificazione e condivisione del voto di competenza sia della Provincia che dei Comuni.

In proposito l’Avv. Quinto rileva che, a parte la contraddittorietà delle due note, atteso che la seconda conferma il contenuto della prima, rimangono irrisolti due problemi fondamentali. Il primo è che la “bozza” di parere del Consiglio Superiore si riferisce ad un progetto che non può ritenersi definitivo per esplicita ammissione del Consiglio. E non è possibile completare un progetto generale incompleto con un progetto esecutivo. Tanto più che i Comuni non hanno a disposizione il progetto esaminato dal Consiglio Superiore e su tale progetto non sono stati acquisiti i pareri del Ministero delle Infrastrutture e del Ministero dell’Ambiente.

Il secondo problema è che il voto vincolante dei Comuni e della Provincia, per la sua natura, non può essere espresso dalla persona del Presidente e dei Sindaci. “È un assurdo giuridico” dice.

Un voto vincolante è la massima espressione della volontà politica dell’Ente e richiede una formale deliberazione degli organi rappresentativi. L’Avv. Quinto ha espresso la preoccupazione che la confusione che si sta determinando sulla progettazione della 275, che peraltro si atteggia come un progetto stralcio di un progetto (quello sino a Leuca che caratterizza l’opera strategica di interesse nazionale) allo stato inesistente, possa determinare i medesimi errori commessi nel 2006, allorquando il progetto approvato dal CIPE fu modificato per l’intervento degli enti territoriali. Le modifiche sopravvenute comportarono la illegittimità della procedura di gara e l’annullamento dell’intero procedimento da parte di ANAC.

L’esperienza deve insegnare qualche cosa.

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