LECCE – Il popolo giallorosso si stringe intorno all’allenatore della propria squadra, lo fa virtualmente, in questo periodo di distanziamento sociale, con messaggi che imperversano sul web.
Fabio Liverani nato a Roma il 29 aprile del 1976 spegne 44 candeline.
A dare il via alla danza di messaggi di auguri sul web è stato il vicepresidente della società di Via Col. Costadura, Corrado Liguori con una foto tridimensionale ed il messaggio: “Buon compleanno Mister dei Miracoli”.
Miracoli sportivi disseminati sul lungo percorso iniziato tre stagioni fa quando prese per mano, in corsa, la squadra salentina portandola in serie B, dopo sei lunghe stagioni di serie C; raggiunse quell’obiettivo proprio nel giorno del suo compleanno, vincendo in casa contro la Paganese, con un gol di Armellino.
E così nel segno della continuità ha tagliato il traguardo della serie A in una stagione in cui non era stata nemmeno programmata.
In questo torneo, nella massima serie, la sua squadra ha mantenuto la stessa mentalità aggressiva, con il piglio del gioco tra i piedi e la voglia di far bene in testa e fino al momento dello stop, a causa del Coronavirus, ha sempre dimostrato di potersela giocare con tutti mettendo il punto esclamativo con prestazione significative. Importanti i pareggi con Juventus e Inter al Via del Mare e con il Milan a San Siro ma vanno evidenziate, poiché sono molte belle, le vittorie al San Paolo con il Napoli con la doppietta di Lapadula ed il missile di Mancosu su punizione ed il roboante poker servito al Torino in casa con i gol di Deiola, Barak, Falco e Lapadula.
102 panchine giallorosse per Liverani con 48 vittorie, 29 sconfitte, 25 pareggi ed una media punti di 1,66. La squadra sotto la sua gestione ha segnato 160 gol e ne ha subiti 141.
Questi i numeri del mister romano, numeri importanti che traslati in emozioni diventano esultanza ed abbracci, abbracci unici, caldi, passionali, abbracci d’amore e l’immagine di Liverani con il figlio Mattia dopo il triplice fischio del sig. Aureliano di Bologna, nella gara dell’11 maggio 2019 con lo Spezia al Via del Mare, che ha sancito il ritorno del Lecce in serie A, è storia nella storia.
Una storia ancora tutta da scrivere in ogni angolo del rettangolo verde nella speranza che tutto passi presto e si possa ritornare a giocare al calcio; il Lecce ricomincerà dal suo allenatore che è riuscito a farsi amare in una piazza difficile che non regala niente a nessuno perché a Lecce conta solo la maglia ma lui ha saputo toccare le corde giuste onorando quella maglia.
M.C.