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Magrì: “In C sostanziale compattezza: non ci sono le condizioni per ripartire”

LECCE – Antonio Magrì presidente della Virtus Francavilla è intervenuto in collegamento skype durante Lecce Channel.

La sua squadra è in piena zona Playoff ma la serie C diversamente dalla serie A ha deciso in proprio e dovrebbe bloccare il campionato per non correre ulteriori rischi da contagio da Coronavirus, anche perché a livello economico molte squadre avrebbero seri problemi a mettere in pratica il protocollo sanitario:

Bisogna distinguere i livelli del calcio, in serie A ci sono degli interessi e prerogative diverse, rispetto alla serie B e alla serie C. In serie C c’è una sostanziale compattezza dei presidenti; infatti circa il 90% è d’accordo nel finire la stagione anticipatamente perché non ci sono né le condizioni sanitarie e né le condizioni economiche per proseguire. In A è diverso, è giusto che Gravina cerchi di individuare un orizzonte per ripartire anche se al momento credo non ci siano ancora le condizioni sanitarie per poterlo fare”.

Antonio Magrì, Presidente Virtus Francavilla

In caso di sospensione della serie C potrebbero dunque esserci 3 promozioni dirette, e cioè la prima di ogni girone e poi, è trapelata una notizia, la quarta promossa in B potrebbe essere decisa con un sorteggio:

Quella è una proposta che era stata formulata dal direttivo di Lega Pro e doveva rimanere riservata e invece poi è stata diffusa ai media. Il 4 maggio è stata convocata assemblea in cui si deciderà reciprocamente di stoppare il campionato e si inizierà a ragionare in merito ai criteri di promozione. Siamo tutti piuttosto d’accordo che debbano salire le prime tre squadre e che ci deve essere un blocco delle retrocessioni, poi ci sarà da individuare un metodo per avere la quarta prevista attraverso i playoff che non si farebbero in questo caso. Il criterio del sorteggio era una delle possibili proposte che era stata messa sul tavolo ne discuteremo per trovare la soluzione migliore”.

Sul futuro della sua squadra non si sbilancia ma “continuità” potrebbe essere la parola chiave:

È un pò presto per parlare della prossima stagione perché prima dobbiamo definire questa, diciamo che noi abbiamo circa il 60 o 70% dei calciatori già legati con noi per la prossima stagione e quindi l’idea sarebbe quella di dare continuità al progetto, anche se vanno considerati costi e budget alla luce di quello che è accaduto”.

Infine parla l’imprenditore, da imprenditore, titolare di una delle catene di negozi di arredamento più importanti della regione:

La situazione è critica, gestisco una struttura che ha 20 punti vendita, e 4 strutture logistiche, attualmente chiusi. Ho 220 dipendenti che sono in cassa integrazione e altri 100 in squadre esterne che lavorano solo per noi e sono a casa. Stiamo svolgendo qualcosa on line ma nell’arredamento è difficile… bisogna riavviare il tutto. Come imprenditore voglio essere solo ottimista, bisogna ripartire. Dipenderà molto dall’aiuto dallo Stato e del Governo, anche se fino ad ora si è visto ben poco e tanta burocrazia, ma ripeto, dobbiamo essere fiduciosi e ottimisti”.

M.C.

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