BRINDISI – C’è un uomo detenuto nel carcere di Brindisi che è positivo al CoVid. È “arrivato a Brindisi nella seconda metà di marzo -dice il sindaco Riccardo Rossi- Sottoposto con negatività al Triage, successivamente sottoposto con tampone il 27 marzo con esito negativo. Da allora in isolamento. Domenica accusa sintomi e viene trasferito al Perrino, nuovo tampone con esito positivo (ci sono infatti 14 giorni per positivizzarsi). Da allora è al Perrino. Il personale della polizia penitenziaria che ha avuto contatti è in quarantena. È stato disposto il tampone per tutti i detenuti ed il personale dell’istituto penitenziario. Seguiamo con la Direttrice del penitenziario l’evolversi della situazione”.
“Ci viene riferito -scrive il SAPPE, sindacato autonomo polizia penitenziaria- che un detenuto ristretto nel carcere di Brindisi, italiano di circa 35 anni definitivo, peraltro affetto da altre patologie, domenica 5 Aprile u.s. si sarebbe sentito male ed accompagnato presso il locale ospedale , ove in data di ieri 6 aprile, gli sarebbe stata diagnosticata l’infezione da COVID19. Abbiamo poi notizia che questa mattina l’ASL starebbe provvedendo ad effettuare dei tamponi solo su una parte dei detenuti, mentre la restante popolazione compresi tutti i poliziotti e chi frequenta il carcere che potrebbero essere stati i vettori dell’infezioni, NULLA. Anzi, ai poliziotti che sarebbero stati a stretto contatto con il detenuto nella giornata di domenica per aiutarlo a superare una crisi epilettica, sarebbe stato ordinata la quarantena, senza provvedere al tampone che dovrebbero richiederlo in un periodo successivo”.