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Il calcio ai tempi del Coronavirus: ipotesi e date ballerine

LECCE (di M.C.) Ipotesi, ragionamenti, date ballerine, il calcio è nel caos e naviga nell’incertezza; ovviamente è stata una mossa lungimirante quella fatta dalla Uefa. A Nyon è stato deciso di spostare l’Europeo al 2021 ed a cascata sono state lanciate le varie ipotesi.

Il mondo del calcio ormai non è più soltanto il meraviglioso mondo della maglia del cuore e del pallone che rotola ma è una vera e propria industria oppure chiamiamola azienda ed in questo momento rischia di ritrovarsi nei guai e rischia di annegare in un mare di perdite economiche.

Il Coronavirus tiene in apprensione tutti perché se da un lato è giusto programmare le date dei vari impegni, dall’altro bisogna fare i conti con quella che sarà l’evoluzione della pandemia in corso.

Al momento oltre all’Europeo slittato di un anno sono state formulate le varie ipotesi che vedranno tutti i club impegnarsi a completare tutte le competizioni nazionali ed europee entro il 30 giugno.

Perché il 30 giugno? È presto detto: tutte le operazioni inerenti ai club sono firmate a quella data, compresi i bilanci ed un slittamento comporterebbe tanti problemi, ovviamente se servirà andare oltre si valuteranno i cari cambiamenti.

La Champions League dovrebbe tornare in campo nella più ottimistica delle previsioni il 14 e il 28 aprile oppure slittare ancora al 5 e 12 maggio, 19 e 26 maggio e l’ipotesi è di una finale il 27 giugno. Per l’Europa League le indicazioni di massima sono le stesse e la finale potrebbe essere giocata il 24 o il 25 giugno.

Tornando in Italia, secondo quelle che sono le indicazioni, così come abbiamo rimarcato nei giorni scorsi, la serie A potrebbe riprendere nel primo week end di maggio per terminare poi, secondo quelle che sono le linee guida della Uefa nell’ultima settimana di giugno, altre ipotesi saranno messe sul tavolo per essere valutate dalla Lega, dalla FIGC tenendo conto del parere dell’Associazione calciatori.

Intanto i giorni passano e molte squadre hanno programmato il ritorno in campo per riprendere gli allenamenti per il 23 marzo, tra queste ci sono la Lazio che lo ha ribadito dal suo sito ufficiale proprio nelle scorse ore ed anche il Lecce ma ovviamente alla luce di quello che sta accadendo in queste ore difficilmente gli allenamenti saranno ripresi prima di aprile e nelle prossime ore potrebbero arrivare comunicazioni in tal senso.

Due sono gli interrogativi, seppur le società, grazie al lavoro di staff tecnici e medici. monitorino la condizione fisica e lo stato di salute dei propri atleti, i calciatori avranno una condizione utile per affrontare un calendario fittissimo di gare che si susseguiranno con diversi turni infrasettimanali?

Ed i campionati riusciranno veramente ad essere portati a termine?

Le risposte la darà il tempo, non è da escludere però nella peggiore delle ipotesi, un congelamento totale di tutte le competizioni nazionali ed europee, dipenderà tutto dall’evoluzione del Covid-19, il resto adesso sono tutte ipotesi ma come ormai si rimarca in tutti i contesti, quel che conta è la salute, sembra una frase banale ma è l’unica verità inopinabile, il resto si vedrà, compresi i danni milionari che il mondo del calcio subirebbe e anche per lo sport più amato del mondo potrebbe essere l’anno zero, l’anno in cui ridimensionare una giostra che gira troppo velocemente e rischia l’ingolfamento.

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