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COVID-19, nuovo decreto, Lombardia chiusa. Tommasi: “Fermiamo il campionato”

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LECCE – La questione legata al rischio da contagio da Covid-19 diventa sempre più spinosa e tutto cambia da un giorno all’altro e le misure diventano sempre più restrittive per tutelare la salute dei cittadini ed evitare guai peggiori.

In tarda serata sono trapelate le indiscrezioni sul contenuto della bozza del nuovo decreto, firmato poi nella notte dell’otto marzo dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. 

Dall’8 marzo al 3 aprile la Lombardia e alcune province di Veneto, Emilia Romagna e Piemonte saranno praticamente blindate: interessate dunque, oltre all’intera regione Lombardia, le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. Da queste zone si potrà entrare e uscire solo per motivi di famiglia e lavoro. 

Lo sport ed in particolare il calcio, con la Serie A, però continuerà e seppur sembri un controsenso che le squadre di queste zone, tra tutte Milan, Inter, Atalanta, Parma, siano libere di uscire ed entrare dalla zona rossa, il fatto rientra nei “motivi indifferibili di lavoro” e dunque fischio d’inizio seppur a porte chiuse.

Subito dopo le prima fuga di notizie sul decreto è arrivato, dai suoi profili social, twitter e facebook, il commento di Damiani Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori.

Il suo “cinguettio” è chiaro, preciso, conciso e drastico: “Fermiamo il campionato!!! Serve altro? Stop football!!”.

Damiano Tommasi poche ore dopo ha rilanciato scrivendo alle istituzioni e lo ha comunicato con un tweet: “Fermare il calcio è l’atto più utile al Paese in questo momento. Le squadre da tifare stanno giocando nei nostri ospedali, nei luoghi di emergenze”.

Ed è un messaggio destinato a rimbombare e potrebbe avere effetti importanti; già Gabriele Gravina, presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, durante la trasmissione sportiva Dribbling in onda su Rai Due aveva parlato di un rischio reale del blocco del campionato nel caso anche di un solo contagio in serie A.

Per ora si scende in campo ma tutto è in divenire. 

M.C.

PS: articolo aggiornato alle ore 12:22 di domenica 8 marzo

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