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Virus e fake news, l’Arcivescovo lancia il “digiuno quaresimale dai social”. Accorgimenti anche in chiesa

LECCE – Un digiuno quaresimale dai social, per evitare fake news che alimentano la piscosi. È l’appello dell’Arcivescovo di Lecce. Ai parroci dice: se vi aiuta a contenere la paura altrui, sì ad accorgimenti già adottati da altre diocesi.

“Anche se qui nel Salento, al momento, non abbiamo di che preoccuparci, domina il senso di smarrimento legato alla diffusione del Coronavirus”. Poi l’invito: “Possiamo tradurre in un fruttuoso digiuno quaresimale la limitazione dell’uso dei social e delle chat dove circolano fin troppe fake news e fidarci solo dei canali istituzionali”. È il messaggio dell’Arcivescovo di Lecce, Monsignor Michele Seccia, a ridosso del mercoledì delle ceneri.

“Prego ogni giorno in particolare per gli ammalati, per gli anziani, per chi lavora negli ospedali e nelle case di cura ma anche per i salentini che sono al nord per ragioni di lavoro e per i nostri ragazzi che studiano nelle università delle regioni più colpite -dice- Con alcuni di loro sono spesso in contatto telefonico non solo per informarmi della loro salute fisica e psichica ma soprattutto per incoraggiarli e per trasmettere loro fiducia e serenità.

Anche a tutti voi, invitandovi ad osservare le disposizioni delle autorità sanitarie – aggiunge – raccomando prudenza e buon senso anche nell’uso dei social e delle chat: di fake news ne circolano troppe”.

Poi la guida pastorale si rivolge direttamente ai sacerdoti e ai diaconi: “Affido a voi il compito di sostenere con sapienza evangelica le persone più fragili, in particolar modo quelle che si lasciano più facilmente prendere dalla paura. E se il compito dovesse risultarvi più agevole potrete adottare piccole precauzioni che già altri vescovi in Italia, da nord a sud, hanno suggerito a parroci e cappellani.

Ad esempio -spiega- svuotare le acquasantiere, evitare di bagnarsi gli occhi con l’acqua benedetta anche questo mercoledì in occasione dell’imposizione delle ceneri, evitare il segno della pace durante la messa, evitare la comunione sotto le due specie; per quanto possibile, inoltre, si possono evitare – come in uso in molte parrocchie – le condoglianze al termine dei funerali o degli anniversari. E voi, fratelli miei nel sacramento dell’Ordine sacro, come anche i ministri della comunione: abbiate cura di lavare spesso e bene le mani.

Sarà una Quaresima particolare -conclude- Pregheremo di più affinché il Signore doni pazienza e forza d’animo a chi sta lottando contro il rischio del contagio”.

E.Fio

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