BARI – La paura per il diffondersi in Italia del Coronavirus, ha spinto diversi cittadini a chiedere, a mezzo Facebook, al sindaco di Bari, Antonio Decaro di annullare l’evento di domani, domenica 23 febbraio. Ma la paura per l’arrivo dei 50mila fedeli da ogni parte d’Italia non ferma la voglia di riabbracciare Papa Francesco. “Bisogna vincere la paura, al momento non ci sono indicazioni particolari dalle autoritĂ sanitarie” ha replicato il sindaco confermando l’evento.
La macchina organizzativa va avanti. Da ora il centro di Bari è blindatissimo per consentire la massima sicurezza in vista dell’arrivo, domani, del Santo Padre, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del premier Giuseppe Conte.
Enorme il palco allestito su corso Vittorio Emanuele, grandi anche i numeri che caratterizzano l’evento conclusivo di “Mediterraneo frontiera di pace”, promosso dalla Conferenza Episcopale italiana, che dal 19 febbraio scorso riunisce giornalmente i vescovi di 20 paesi per riflettere sulle problematiche e sulle prospettive della chiesa del Mediterraneo.
Accanto a Papa Francesco i 60 vescovi, 1000 volontari, 280 coristi, 500 sacerdoti e diaconi, 600 tra religiosi e religiose, 400 tv da tutto il mondo ma anche, e soprattutto, 50mila fedeli.
Il Papa atterrerĂ con l’elicottero sul piazzale Cristoforo Colombo intorno alle 8,15. Di qui si trasferirĂ , in auto, alla Basilica di San Nicola dove alle 8.30 terrĂ l’incontro con i vescovi del Mediterraneo. Al termine, Papa Francesco scenderĂ nella cripta per venerare le reliquie di san Nicola. Un saluto ai fedeli presenti all’esterno della basilica e poi di nuovo in auto per raggiungere Corso Vittorio Emanuele II. Alle 10:45 inizierĂ la celebrazione della messa e al termine l’Angelus. Alle 12,30 Papa Bergoglio tornerĂ in piazzale Colombo per ripartire per il Vaticano in elicottero.
I 60 vescovi, invece, pranzeranno in Fiera del Levante con migranti e detenuti.
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