LECCE – Passione, tenacia, fedeltà, correttezza, lealtà i suoi principi i punti fermi della sua vita. Elegante e generoso, uomo di grande sapere e cultura, tutto questo, e non solo è stato Leonardo La Puma Professore Ordinario di Storia delle Dottrine Politiche all’Università del Salento, ateneo nel quale ha insegnato anche Storia dei Trattati e Politica Internazionale e sindaco della comunità di Presicce. A due anni dalla prematura scomparsa , il centro studi che porta il suo nome con Massimo Ciullo, il comitato promotore composto dal Prof. Salvatore Colazzo (dell’ Università del Salento), dal Prof. Daniele Stasi (dell’Università di Foggia), e la sua famiglia hanno organizzato due giornate di ricordo e riflessione.
Un uomo dai grandi valori, convinto sostenitore dell’istituzione della Regione Salento che ha lasciato grandi insegnamenti nei suoi testi. Ha dedicato gran parte del suo lavoro di ricerca al pensiero politico dell’Ottocento italiano e francese, partendo dalle giovanili riflessioni su Carlo Pisacane per giungere alle mature considerazioni su Giuseppe Mazzini. Esponente di spicco della “Ecole de Lecce”. Sempre attento al dibattito politico contemporaneo, ha messo in luce il contributo dei pensatori politici meridionali sul tema del federalismo, costruendo una rete di rapporti tra diversi atenei del Mezzogiorno, le cui ricerche sarebbero dovute confluire nella Biblioteca del Pensiero Politico Meridionale. In un perfetto connubio tra riflessione teorica e traduzione pratica, è stato sin da giovanissimo, protagonista della vita politica delle comunità in cui è vissuto, ricoprendo le cariche di consigliere comunale e Sindaco. Presso l’Oratorio Don Tonino Bello è stato presentato il Centro Studi omonimo, a lui dedicato e sorto per volontà della famiglia e di alcuni colleghi e allievi . Tanti, affettuosi e sentiti i ricordi e le testimonianze degli amici. Giovedì è stata la volta del convegno di studi sui suoi principali temi di ricerca (socialismo, federalismo, repubblicanesimo), con l’intervento di docenti provenienti da diverse università italiane. Rimarranno i suoi grandi insegnamenti ai giovani per i quali non era solo il professore, ma un insostituibile maestro.