LECCE- I politici italiani e quelli salentini, hanno compreso realmente la portata della Legge Bonafede che abolisce la prescrizione nei processi? Dovrebbero allora spiegare le loro ragioni ai cittadini e agli elettori, dichiarando apertamente come voteranno quando la proposta di legge di Enrico Costa che ne chiede l’abolizione e ora arrivata in Commissione Giustizia, tornerĂ in Aula. La protesta degli avvocati penalisti leccesi che hanno disertato la cerimonia d’inaugurazione dell’Anno Giudiziario non si ferma. Hanno annunciato con manifesti a morto il decesso dello “stato di diritto” e si sono riuniti al piano terra del Tribunale “Per proseguire una battaglia largamente condivisa” ha detto il presidente della Camera Penale leccese Francesco Vergine, che continuerĂ con l’invito formale ai parlamentari salentini e ai candidati alle prossime regionali ad un confronto pubblico “PerchĂ© chi votera contro la proprosta di Costa dovrĂ metterci la faccia”.
Una battaglia, quella dell’Unione delle Camere Penali, che qualche risultato lo ha giĂ raggiunto e che ha, ad esempio, diviso l’ Anm, dal momento che molti magistrati si sono schierati con gli avvocati. “Il processo era un malato terminale, ora lo hanno reso cadavere. I tempi si dilateranno senza fine. Ci hanno accusato di voler dilatare i processi per i nostri interessi. Quello che ci preme, perchĂ© questo è il nostro mandato, è solo tutelare i diritti dei cittadini, così come sancito dalla Costituzione”.
Il Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati di Lecce è al fianco della protesta dei penalisti e ha giĂ preso una posizione chiara: stigmatizzare l’abolizione della prescrizione.