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La ministra De Micheli: rilancio dei porti di Taranto e Brindisi e un “super” treno per Lecce

TARANTO- Un treno diretto Lecce- Milano “di altissima qualità“, il taglio del nastro del quarto sporgente del porto di Taranto, un piano straordinario per il porto di Brindisi. La ministra alle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli ha puntellato di annunci la sua giornata pugliese. Da Bari, dove ha inaugurato la nuova pista aeroportuale, ha anticipato che da marzo partirà il treno Bari-Napoli diretto, atteso da vent’anni, mentre a giugno si avrà il Lecce-Milano con materiale rotabile ETR600, quindi, ha chiosato, “di altissima qualità”. “Andremo avanti col raddoppio della linea adriatica – ha aggiunto – e potenzieremo il servizio, per ridurre la distanza fra Sud e Nord del Paese”.

A seguire, nel primo pomeriggio, a Taranto, ha presenziato alla cerimonia per l’ampliamento del quarto sporgente del porto, tra i cinque interventi (due a terra e tre a mare) del più ampio progetto della piastra logistica portuale. 520 metri di banchina e 600mila metri quadri di piazzale pavimentato: un appalto da 78 milioni di euro, ritenuto importante soprattutto per lo sviluppo commerciale. “Sono felice di essere qui per l’inaugurazione di un’opera molto importante che è il segno e il senso di una nuova primavera per questa città. Al di là – ha detto la ministra – delle decisioni importanti che il governo dovrà prendere nei prossimi giorni, che condivideremo con i colleghi che sono più sulla questione specifica dell’ex Ilva, io come ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ho potuto apprezzare, conoscere nel dettaglio, e ovviamente farò di tutto anche per sostenere un’idea di di sviluppo diversificata e molto potente che guarda ai mercati internazionali partendo dal porto, ma di cui il porto è la pietra miliare. Ma non c’è solo il porto per Taranto”. Ha rimarcato “l’idea nuova di città”, “che il governo deve accompagnare con le risorse ovviamente ma anche con la progettualità”. In questa prospettiva si colloca la scelta di diversificare le attività portuali e di insistere sull’intermodalità, come con i 25 milioni di euro per potenziare il collegamento con Rete ferrovie italiane.

“A noi – ha aggiunto De Micheli poi da Brindisi – sta anche la capacità di non generare una competizione negativa rispetto a scelte, soprattutto di natura fiscale, che andremo a prendere nei confronti di Taranto, perché i porti di Brindisi e Taranto hanno due vocazioni diverse e devono avere entrambi opportunità di rilancio”. Qui la ministra, sempre accompagnata dal governatore Emiliano, ha incontrato a Palazzo Nervegna il sindaco, il presidente dell’Autorità Portuale e i lavoratori del porto.

Ha promesso che porrà il tema dello scalo brindisino all’ordine del giorno della conferenza nazionale delle Autorità portuali del 6 febbraio e chiederà al prossimo Consiglio superiore dei lavori pubblici di adottare il parere sul relativo piano regolatore. “Questo per andare veloci”, ha chiosato, dando “disponibilità a supportare il progetto che la città ha deciso per il proprio porto. Attorno a questo c’è una rivoluzione epocale – ha aggiunto- perché era nato intorno alle centrali e si è strutturato anche in termini infrastrutturali attorno a quelle. La progressiva dismissione delle centrali deve diventare non una preoccupazione ma una grande occasione. Brindisi ha una bella progettualità, che il Ministero deve sostenere assieme anche alla Regione”.

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