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Strutture montate tutto l’anno, il Tar accoglie il ricorso del lido “Samarinda”

SALENTO – Il TAR Lecce – Presidente Antonio Pasca, interpreta ed applica, per la prima volta a livello nazionale, la norma c.d. “salva lidi”, sancendo il diritto dei titolari di strutture stagionali, funzionali alle attività turistico-ricreative ubicate su area demaniale in concessione, a mantenere installati i manufatti per l’intero anno solare e sino al 31.12.2020.

La sentenza trae origine da un provvedimento del Comune di Castrignano del Capo con il quale era stato ingiunto alla società Capo di Leuca Srl, titolare dello stabilimento balneare “Lido Samarinda”, rappresentata e difesa dall’Avv. Danilo Lorenzo, a rimuovere la struttura balneare assentita con titolo edilizio stagionale, nonostante la società avesse comunicato di volersi avvalersi della legge in questione

Da qui il ricorso della società titolare del Lido che eccepiva l’ illegittimità dell’ ingiunzione di demolizione sotto vari profili, tra cui una omessa ed errata applicazione della norma.

I Giudici Amministrativi di Lecce hanno evidenziato che l’art. 1 comma 246 nulla ha a che vedere con la cosiddetta direttiva Bolkestein.

Quanto all’utilizzo del termine “possono”, che ha dato vita a diverse interpretazioni da parte della dottrina in merito alla portata della legge, il TAR salentino ha confermato la tesi difensiva sostenuta in giudizio, affermando che l’utilizzo del termine “possono”, in luogo di termini come “mantengono” o “devono mantenere”, significa semplicemente che il legislatore non ha inteso costringere i titolari delle concessioni demaniali a mantenere le strutture in questione, ma ha rimesso agli stessi e nell’ambito delle proprie valutazioni imprenditoriali, la decisione di mantenere le strutture ovvero di procedere al relativo smontaggio. Estrema soddisfazione per la pronuncia è stata espressa dal legale della società ricorrente, Danilo Lorenzo: “La statuizione dei Giudici Amministrativi di Lecce rappresenta una pietra miliare nel panorama giurisprudenziale italiano per completezza di esposizione, chiarezza e approfondimento di ogni tematica connessa alla materia. Un altro tassello è stato incastonato nel mosaico della materia demaniale, nell’ottica del raggiungimento di quella chiarezza normativa necessaria un settore importante per l’intera economia nazionale”.

Anche Toti Di Mattina e Giuseppe Mancarella, rispettivamente Presidente Regionale e Provinciale di CNA Balneari Puglia, cui il ricorrente è associato, hanno sottolineato la estrema importanza della sentenza dei Giudici Amministrativi di Lecce.

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