LECCE- Affollata l’Aula Magna Vittorio Aymone della Corte d’Appello di Lecce per la cerimonia d’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2020. Presenti tutte le autorità del territorio, i magistrati, il personale amministrativo. Assenti, come annunciato, gli avvocati penalisti che hanno disertato l’inaugurazione protestando per il tempo esiguo messo a loro disposizione per gli interventi, non sufficiente certo a rappresentare le proprie posizioni critiche sul tema della prescrizione e della Legge Bonafede. Ad inaugurare l’Anno Giudiziario, per la prima volta, il presidente della Corte d’Appello Lanfranco Vetrone che nel suo discorso ha fotografato la situazione della giustizia nel distretto di Lecce, tra luci e ombre sulle pendenze dei processi e sulla loro durata, aumentata rispetto allo scorso anno.
Incentrato sui rapporti preoccupanti tra criminalità e politica l’intervento del Procuratore Generale Antonio Maruccia, che ha portato allo scioglimento di diversi comuni per infiltrazioni e condizionamento mafioso e a diverse interdittive antimafia, sottolineando la sinergia, per questo, tra lavoro della magistratura e quello del prefetto Cucinotta. “Non è un caso- ha detto Maruccia- che i comuni sciolti siano al centro di aree geografiche di influenza dei maggiori gruppi criminali che hanno la capacità di diventare interlocutori di pezzi delle nostre amministrazioni”.
Ed è da qui che parte l’appello del Procuratore alla nuova generazione di amministratori che fa ben sperare rispetto al passato, ai sindaci, assessori e dirigenti, a cui dice: denunciate, ai primi sospetti.
Ed ecco invece la tipologia di reati che in questo anno appena trascorso hanno, le statistiche hanno messo in evidenza: un incremento dei furti e delle truffe, degli atti persecutori, delle violenze tra le mura domestiche, degli omicidi e lesioni stradali. Si è registrato un aumento dei reati contro la pubblica amministrazione, molteplici i processi sulla riduzione in schiavitù.
Allarmanti i dati sui minori, dove il consumo degli stupefacenti continua ad essere sempre maggiore, spesso colto in ritardo nel suo disvalore dalle famiglie, che tendono ad assumere atteggiamenti giustificazionisti. Spesso i problemi dei ragazzi sono inquadrati in contesti disgregati, ma spesso i genitori sono semplicemente disattenti e incapaci di svolgere il loro ruolo genitoriale. Si abbassa, purtroppo, l’età dei minori che commettono il primo reato. Preoccupa il fenomeno delle baby gang , dove emblematica è la vicenda di Manduria, con la morte di Antonio Stano.
Ad intervenire alla cerimonia anche Angela Roberta Grillo, rappresentante del Csm e Carmela Squicciarini in rappresentanza del Ministero della giustizia. In rappresentanza delle toghe leccesi, il presidente Antonio de Mauro.